Autore originale del testo: Giovanna Ponti
Nottata e giornata faticosa oggi.
Per distrarmi un po’ mi sono ascoltata qualche filmato di Bersani pubblicato sulla sua pagina e ne faccio un post, virgolettato perchè sono paro paro le sue parole in occasioni diverse.
Tutte questioni interessanti . Nel filmato “Partito pigliatutto”, del quale riporto solo il suo parere sul M5S, c’è una spiegazione dei nostri anni giovanili, di una umiltà bersaniana assoluta: fu un movimento nato da circostanze particolari, riferibili al dopoguerra e alla voglia di ricominciare di gran parte delle popolazioni dei vari Paesi, e noi ci trovammo lì, facilitati dal clima generale a partecipare e a credere negli ideali. Clima che secondo Bersani sta tornando per le troppe ingiustizie in atto e che vedrà nuovi movimenti giovanili diventare protagonisti del cambiamento perchè comunque “la sinistra è un fiore di campo che da qualche parte rispunta sempre”.
MOVIMENTO 5 STELLE
“I 5 Stelle a prezzo di perdere metà dei voti hanno deciso da che parte stare: il Movimento è ormai una formazione progressista. Dopodiché non si può affidare ai 5 Stelle la prospettiva della formazione di una nuova sinistra. Io ho sempre pensato ad una alleanza fra una sinistra, diciamo evoluta ma con radici storiche, e quella che possiamo chiamare una sinistra di nuovo conio, quella dei 5S appunto. Loro infatti non si chiamano ‘sinistra’, si definiscono ‘progressisti’, ma mostrano sensibilità su alcun temi: la povertà, l’ambiente, la sobrietà della politica, i diritti civili, però non hanno attitudine verso l’uguaglianza, che è l’insieme dei grandi temi che si chiamano diritti del lavoro, welfare universalistico, progressività fiscale pur con tutte le innovazioni che vanno messe su queste questioni.
E’ la sinistra che storicamente si occupa di questi temi ed è la sinistra che deve reinventare politiche nuove in queste colonne.
Io credo che né la base sociale, né la base culturale dei 5Stelle possa odiare questi punti, vedo una complementarietà molto interessante e stimolante perchè certamente i 5S portano in casa alla sinistra delle sollecitazioni nuove.
Certamente non c’è la generosità dei gruppi dirigenti negli uni e negli altri in questo momento. Ma su alcuni temi, tipo quello sui rave (l’intervista è datata all’epoca del party rave di Modena ndr),vogliamo andare in parlamento assieme con una proposta? che per me è la cancellazione del Decreto, ma vogliamo fare vedere che c’è un campo nella opposizione?
LA DESTRA E L’OPPOSIZIONE
La destra fa la destra. Noi non abbiamo bisogno di aspettare per vedere quel che fa. E’ una destra nazional-conservatrice che in politica estera sarà filo-atlantista per poter essere critica in Europa, si butterà in braccio agli Stati Uniti per poter litigare tranquillamente in Europa; che sul piano sociale lancerà parole d’ordine, legge ed ordine, in modo discriminante; sull’economia sarà lassista sul piano fiscale, e ci allontanerà a passi distesi dalla progressività e generalità fiscale, con evidenti contraccolpi sul sistema welfare perchè senza fiscalità progressiva un welfare generalistico non può stare in piedi. I poveri per loro è gente che bisogna fare alzare dal divano.
Questa è la destra e che la destra faccia il suo mestiere diamolo per saputo.
Il problema sono gli altri. Il problema è cosa contrapponi a questa situazione.
Basterebbe che su due o tre punti l’opposizione si facesse vedere unita. Ad esempio sulla finanziaria se ci si accordasse su due tre punti, con poco cambierebbe proprio l’orizzonte.
Non voglio scomodare Gramsci, ma l’egemonia non è un punto in più, l’egemonia è chi dirige il traffico verso la soluzione giusta e la soluzione giusta è la costruzione di un campo progressista politico.
Chi si muove verso questa direzione vince…più avanti.”