Un mio amico, con l’intento di farmi ridere, mi ha inviato il testo dell’intervista che Piero Sansonetti ha rilasciato a Luca Fazzo del Giornale.
Ne riporto alcuni passaggi:
“Vogliono lo scalpo, lo scalpo, lo scalpo» di Berlusconi.
“Soprattutto tra i pubblici ministeri, ci sono delle belve. Gente che dà la caccia a Berlusconi con un unico obiettivo: prenderlo, vivo o morto.”
” Il PD candidi Berlusconi alla presidenza della Repubblica. Sarebbe una mossa geniale, che metterebbe in difficoltà anche la destra e metterebbe a capo dello Stato una delle personalità più prestigiose della politica di questi anni.”
Naturalmente non ho riso, ma ho pensato con profonda tristezza a quando il giornalista Sansonetti scriveva le cronache per l’Unità, ed io quel giornale lo leggevo tutti i giorni, e la domenica lo diffondevo, casa per casa…
Piero Sansonetti, mentre io continuavo a leggere e a diffondere, dell’Unità è diventato redattore, capo redattore, vice direttore e condirettore.
E poi, e poi…io ho pianto.
Non sono culturalmente attrezzato per tentare di commentare un delirio, un disturbo della personalità, o un’alterazione mentale.
E tuttavia sono in grado di chiedere: ma quale scalpo? Non si è accorto Sansonetti che Berlusconi i capelli li ha disegnati come gli omini del calcio balilla?
Mi chiedo soprattutto, però, quale sia la ragione vera che ha scatenato tanta fanatica manifestazione di entusiasmo verso un avanzo di servizi sociali.
Il garantista Sansonetti, temendo che il giornalaccio che dirige faccia la stessa fine di quelli che ha diretto in precedentemente, punta forse a garantirsi un posto sicuro nel Gruppo del fu cavaliere?
Chissà!
Più che un’intervista a me è sembrata una domanda di assunzione, un colloquio di lavoro, la richiesta di essere ammesso a partecipare a qualche spuntino elegante…
Provo molta pena non tanto per l’ex compagno comunista Piero, quanto per i suoi familiari, che sono costretti a vederlo tutti i giorni…e a fare finta di niente.
