Fonte: facebook
di Stefano Fassina 1 ottobre 2015
Basta con le menzogne sulla Sanità pubblica. Basta con la retorica bugiarda della razionalizazione a prestazioni invariate. Il Presidente del Consiglio prende in giro gli italiani, soprattutto le persone più in difficoltà per condizione di salute e di reddito. La spesa sanitaria pubblica italiana è tra le più basse dell’eurozona e in continua riduzione in termini reali. Tagliare di altri 2,3 miliardi il Fondo Sanitario Nazionale per eliminare la Tasi a chi vive a Piazza Navona è immorale. Vuol dire allungare ulteriormente liste di attesa infinite, quindi tagliare prestazioni decisive a decine di milioni di persone impossibilitate a ricorrere al privato a pagamento. Le risorse recuperate dagli interventi su sprechi e malaffare vanno reinvestite per ridurre i tempi di attesa. Il Ministro della Sanità non si rassegni e i Presidenti delle Regioni non si limitino ai comunicati o alle interviste di formale disaccordo con il Governo, come hanno fatto anche lo scorso anno. Altrimenti, sono corresponsabili della regressione del nostro sistema sanitario da diritto universale a privilegio di censo.