Basta l’Autan
Alla regione Lombardia va in onda la pornografia, a Roma la cinematografia di quarta lega. Se la destra è un postribolo, il governo è un frullato giornaliero di Italia viva. Cinepanettone con yogurt irrancidito.
Il problema del governo Conte è che è fortissimo. Perchè non ha alternative. E perciò può essere insidiato da ogni nequizia propagandistica. A maggior ragione dopo che nella pandemia ha mostrato di saper coagulare il consenso del paese, con la sua vasta maggioranza silenziosa. Cruciale è perciò impedire che questo consenso si saldi. In questa guerriglia corsara Renzi è la punta di diamante: il creatore di ballon d’essai ad uso del circo mediatico e dei suoi noti impresari. Palloncini destinati a scoppiare in breve volgere di tempo ma lanciati a mitraglia con una continuità tale da inquinare l’immagine del governo sotto una canea screditante. Il governo non ha alternative, anzi, deve continuare, ma screditato. E’ il modello del governo fibrillante e stracciarolo somministrato dai media a reti unificate tutto il santo giorno. Tenerlo in bilico sull’orlo della caduta, peraltro rinviata sine die.
Ma Renzi non è il solo e neanche il più fantasioso. Nulla a che spartire con l’inventiva comica di Calenda. Calato l’astro di Draghi, peraltro mai sorto, per il pistolero solitario è il momento delle larghe intese sotto la guida dei due proconsoli Zaia e Bonaccini. I quali ci credono pure. I galli cedroni del Conad19, che vederli schernirsi davanti alle lusinghe è puro diletto. Zanzare sganciate su Conte per punzecchiarlo sino a una clamorosa reazione allergica. Fortuna che le riserve di antistaminici non difettano.