di Alfredo Morganti 24 febbraio 2017
È sempre colpa dei ‘comunisti’, intesi nel senso più largo del termine. Sbagliano a restare nel PD, perché così facendo rafforzano Renzi. Sbagliano a fare opposizione nel PD, perché così si colpisce a tradimento un partito pronto a guidare l’Italia (chissà dove poi). Sbagliano a votare sempre la fiducia: ‘debbono dire no, sennò sono complici’. Sbagliano pure a non votarla: ‘eccheccazzo c’è la disciplina di partito!’. Sbagliano a non essere alleati di Renzi: ‘ma come, è il nuovo, è un ‘vincente’, vi porta a comandare’ secondo l’esortazione del maître à penser Fabio Rovazzi. Ma sbagliano anche a esserne alleati: ‘vi siete alleati con un uomo di potere, solo per le poltrone’. E sbagliano (hanno sbagliato) pure a minacciare la scissione: ‘non si lascia un partito quando ce n’è bisogno, quando c’è da lottare proprio adesso che Renzi è ‘più debole’’ (ma se è così debole, che vi frega che i ‘comunisti’ se ne vadano? Ogni tanto acconciatevi pure un po’ da soli!). Ma sbagliano anche a lanciare degli ultimatum, nella speranza che siano uno stimolo per una possibile svolta: ‘basti co’ ‘sti penultimatum, avete rotto con il vostro indecisionismo’. Però sbagliano anche a metterli in pratica gli ultimatum: ‘dovevate essere da pungolo, non mettere in atto per davvero le vostre sciocche minacce’. E così hanno sbagliato pure a non rinnovare la tessera e ad andarsene, ormai stufi, convinti che ci sia poco da fare e che il PD sia solo un’accozzaglia (ecco, fatemelo dire, ce lo avevo nel gozzo dal 4 dicembre!). Sbagliano perché così, con la loro defezione, il governo cade! Cade? Ma se è il primo punto all’ordine del giorno di Renzi far cadere il governo! Ma se gli altri (i non-comunisti) non hanno voluto approvare nemmeno un ordine del giorno di sostegno a Gentiloni, perché sotto sotto ci vorrebbero ancora Renzi o qualche altro ‘rinnovatore’ a Palazzo Chigi. Ma se Gentiloni è destinato a cadere, e deve perciò ‘star sereno’ (almeno è così nelle mire dell’ex premier): come si fanno, d’altro canto, le elezioni anticipate se il governo non cade? Se c’è una maggioranza?
I ‘comunisti’, per spirito di abnegazione, per un servizio verso lo Stato, per responsabilità, per deviazione mentale, per ossessione compulsiva, hanno spesso sostenuto governi inguardabili senza battere ciglio: e allora perché dovrebbero mo mo far cadere proprio Gentiloni che non è né migliore né peggiore di tanti altri esecutivi precedenti? Mi chiedo poi, ma bisognava aspettare la scissione per vedere tanti ’uomini di sinistra’ prendere la falce e impugnare il martello candidandosi alle primarie, riscoprendo la sofferenza sociale, le disuguaglianze, i disagi? Vuoi vedere che lo strappo è riuscito, almeno nel senso di scuotere le sedie da sotto il deretano a tanti ‘nuovisti’, rivoluzionari da centro di Roma, commissari di partiti inesistenti? Dicono che il PD terrebbe percentualmente nonostante la scissione. L’emorragia si ridurrebbe al 3%. ‘Terrebbe’? Ma se la forza ‘scissa’ non ha ancora un’identità, un simbolo, una presenza organizzata, una sede! Alla SWG piace vincere facile. A Renzi pure, con tutta la stampa e l’establishment a favore, e con gli elettori che votano il partito anche a occhi chiusi, per zelo di fedeltà, per ‘partito’ preso appunto. Ma stavolta le cose si stanno mettendo male, molto male, anche grazie a chi ha detto: basta così. E basta così veramente.