Banditi e Carabinieri

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea – 10 settembre 2017

Di noi sardi un tempo si diceva “o banditi o carabinieri”.

Quasi un destino.

In ogni caso non una vocazione, ma una scelta obbligata.

Il sottosviluppo dell’isola non offriva altre possibilità “professionali” alla povera gente.

O di qua o di là.

Tertium non datur. Salvo prendere il piroscafo verso terre lontane.

Avveniva così che nei paesi si era costretti a parlare bene di tutti, e soprattutto a non parlare mai male di nessuno.

Tutti, infatti, avevano o avevano avuto in famiglia, un bandito o un carabiniere…

Sono tantissimi i carabinieri sardi che continuano a distinguersi per probità e per coraggio.

I banditi sardi, invece, sono in via di estinzione.

Sono stati quasi tutti sgominati, a causa anche di una loro caratteristica: il rispetto che portavano alle donne, e che queste puntualmente confermavano.

Tenute in ostaggio anche per moltissimi mesi, appena liberate dichiaravano: non abbiamo subito violenze.

Allora sono stati i banditi sardi, ne deducevano all’unanimità, il maresciallo, il brigadiere e l’appuntato, senza neppure aspettare le  documentate conclusioni del magistrato.

Ed infatti era sempre cosi…

La sofisticata ministra Pinotti era ancora di là da venire, e un po’ si avvertiva la mancanza delle sue argute riflessioni.

In ogni caso si aveva una certezza: i banditi erano il problema, i carabinieri erano la soluzione

La mia è, con tutta evidenza, una grossolana generalizzazione.

I ricordi sono lontani e approssimativi.

E forse sto inutilmente attingendo dal pozzo della nostalgia.

Perché, in fondo…nulla è cambiato. Tutto è come prima.

Infatti, oggi come allora, mai e poi mai i carabinieri sequestrerebbero una persona.

E mai e poi mai i banditi stuprerebbero una donna.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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