di Luigi Altea 13 febbraio 2016
Felice il giorno in cui tutti i bambini avranno gli stessi diritti.
I bambini, una volta nati, non possono essere discriminati in ragione di come sono stati concepiti, o i chi li ha partoriti. E non possono pagare per scelte non loro, anche ammesso che si tratti di scelte non conformi alle leggi vigenti.
I figli non devono pagare per le eventuali colpe dei padri…ci ricordano spesso sia Matteo Renzi sia Maria Elena Boschi.
Se i bambini, anche quelli portati da un’anonima cicogna, e anche quelli misteriosamente nati sotto un cavolo, avranno le stesse opportunità degli altri, da grandi potranno dimostrare di non essere peggio dell’On. Santanchè… E pazienza se non saranno esattamente ad immagine e somiglianza dell’On. Paola Binetti.
Bisogna far argine al fanatismo e impedirgli di dilagare!
Le persone vengono prima delle regole.
La felicità è più importante dei precetti.
Le norme, i canoni e i comandamenti, arrivano dopo quello dell’amore…
Il miracolo dell’amore che dà vita, sorriso e futuro anche ad un solo bambino, viene prima della legge.
Prima bisogna imparare ad ascoltare il grido di un bambino e commuoversi al suo pianto innocente.
La questione della cicogna arriva dopo, e così anche tutte le altre questioni del cavolo…