Autore originale del testo: Augusto Illuminati
Augusto Illuminati: Voto per il partito di Conte, l’unica formazione in grado di pesare politicamente contro le spese militari e a favore dei poveri
Riflessioni settembrine
Opinione strettamente personale. La fine del governo Draghi è un sottoprodotto dell’offensiva convergente delle destre e del Pd per liquidare il M5S e spartirsene gli elettori. Le prime, razionalmente, per bloccare il reddito di cittadinanza e il salario minimo nonché per accelerare promettenti elezioni anticipate e stroncare l’ipotesi di un Draghi bis nel 2023, il secondo per bloccare ogni velleità di agenda a sinistra del Pd e soprattutto per tacitare ogni dissidenza parlamentare rispetto ai dettami dell’ interventismo atlantista in Ukraina. Magari il M5S non era così pericoloso, ma tant’è. Con la scissione pilotata di Di Maio e la provocazione del l’inceneritore romano Letta contava di spezzare la schiena al neonato aggregato di Conte e disciplinare il “campo largo” alle direttive NATO. Non faceva però conto sull’istinto di sopravvivenza del M5S e sull’uso che le destre avrebbero fatto dell’operazione per rovesciare il governo Draghi e costringere a immediate elezioni un Pd isolato. Una disfatta strategica che il 25 settembre ratificherà con numeri temo impressionanti, conferma elettorale di una sconfitta politica e sociale.
Al culmine di un ciclo reazionario e della disgregazione della sinistra, aggravata da una legge elettorale che annulla la rappresentanza delle minoranze o le costringe a innaturali coalizioni, l’astratta razionalità indurrebbe all’astensione, mentre il sentimento spingerebbe a simpatizzare con il volenteroso entusiasmo di UP-De Magistris e non ho nulla da obiettare ai compagni che compiono queste opposte scelte. Personalmente, tuttavia, avrei molti rimorsi, dopo la vittoria di Meloni, per essermi astenuto e non me la sento di replicare l’ennesimo voto testimoniale, sopra o sotto il 3%, in assenza di un ciclo di lotte che convalidi i benintenzionati programmi – non siamo nella situazione francese, per ora è purtroppo. L’unica formazione in grado di pesare politicamente a sinistra del Pd – per quanto confusionaria e neppure di sinistra – è al momento il partito di Conte, con le sue istanze pauperistiche e la sua riluttanza alla spesa militare e al l’oltranzismo Nato. Purtroppo i poveri ci sono e pure la guerra. Io mi accontento e capisco chi la pensa diversamente (non chi chi si accoda alla volpe guerrafondaia che guida il Pd). Ritengo infine che un successo a due cifre di Conte non solo mostrerebbe il suicidio lettiano sull’ uninominale, ma potrebbe costituire un soggetto interessante all’opposizione nella fase che si apre con la gravissima crisi economica e sociale di autunno e l’avvento al potere della destra estrema. Opinione, ripeto, tutta personale. Rigorosamente…