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di Livorno Possibile 24 giugno 2015
L’associazione Possibile, lanciata col Politicamp di Livorno del 2014, è in piena fase evolutiva e si sta apprestando a diventare partito attraverso una fase di transizione inaugurata ieri a Roma.
Non si tratterà però di un soggetto classico ma di un soggetto innovativo dalla struttura aperta, una rete di elettori e di soggetti di sinistra. Non “a sinistra” di qualcuno ma proprio di sinistra. “Perché c’è uno spazio a sinistra molto più grande di come viene rappresentato da chi non considera lo spostamento a destra del PD” come spiega lo stesso Pippo Civati.
Dev’essere per questo che, nonostante la canicola estiva, una platea entusiasta di quasi duemila persone provenienti da tutta Italia ha voluto presenziare al lancio ufficiale di questa nuova fase.
Molti attendono da tempo che la rappresentanza si concretizzi, non tanto attorno a un’etichetta o a facce più o meno note ma attorno ai contenuti e alla partecipazione attiva e vera della persone. Di tutte le persone. Perché senza rimettere in moto le energie sopite nel nostro paese non sarà mai possibile rimettere in moto quel cambiamento che tutti auspichiamo. Non a caso da ieri si potrà iniziare a costruire la nostra rappresentanza a partire dai territori, attraverso la creazione di appositi comitati. Una costruzione da protagonisti, per cui vi invitiamo a dare un’occhiata al regolamento per l’organizzazione nazionale e locale.
Sebbene Possibile abbia degli interlocutori naturali come Coalizione Sociale di Maurizio Landini o SEL (ieri è intervenuto anche Nicola Fratoianni) lavorerà con loro sui temi condivisi perché l’idea di fondo non è quella di creare aggregazioni spurie che durano lo spazio di un’elezione ma quella, assai più ambiziosa, di dare vita a un vero e proprio campo politico: fare rete, costruire relazioni, trovare convergenze e rimettere in moto quella parte di paese che non partecipa più, che non vota più, che non da troppo tempo non si sente più rappresentata. E a proposito di partecipazione, abbiamo cominciato subito con i referendum possibili.
POSSIBILE dialogherà con tutti ma lo farà sempre seguendo la bussola della laicità. Del resto le idee sul paese che vogliamo sono chiare, come testimoniano i numerosi interventi (da rivedere QUI) su Europa e unione monetaria, immigrazione, scuola, lavoro e molto altro ancora. Ne hanno parlato ieri in tanti, come il costituzionalista Andrea Pertici, l’euoparamentare Elly Schlein, la deputata Beatrice Brignone e poi ancora Luca Pastorino e Marina Terragni, solo per citarne alcuni. Nei prossimi giorni torneremo anche noi sui temi toccati ieri ma presenti in agenda da tanto tempo. Nel frattempo vi invitiamo a seguirci perché sono imminenti nuove iniziative che comunicheremo quanto prima.