ASPETTI DEL MONDO SPIRITUALE

per Filoteo Nicolini
Autore originale del testo: Filoteo Nicolini

Gli esercizi mentali proposti nel precedente articolo sulla noia indotta artificialmente devono aver prodotto un fastidio mortale,  che riflette l’insoddisfazione per concetti e abitudini mentali legate al mondo fisico. Occorre abituarsi a un pensare corretto che concepisca anche l’opposto di quanto si sa del mondo abituale. Alla parola “spirito” le persone di buona volontà  riescono appena ad immaginare qualcosa di fisico, magari più diluito, ma pur sempre materiale. Si vorrebbe considerare anche lo spirito a livello fisico, obbedendo alla stessa legalità.

Ma non è così. Deve avvenire un cambiamento, e gli esercizi volti a creare artificialmente la noia ci indicano la strada. Si raggiunge il mondo spirituale, o almeno quello a noi più vicino, vivendo nelle frasi oggetto del precedente articolo. Esse cominciano a capovolgersi!! Riflettendo parecchio sul triangolo intero che è più grande delle sue parti, la frase comincia a capovolgersi,  il concetto acquista mobilità, inizia ad essere interessante la nuova visione. Se ho un triangolo piccolo all’interno di quello più grande che lo contiene, e lo tolgo dall’intero, quello piccolo inizia a crescere, a crescere, e non è più vero che l’intero è più grande delle parti. La quarta parte è ad un tratto più grande, sempre più grande. Devo dire allora che “L’intero è più piccolo della parte”.

Questa scoperta ci permette di capire che cosa succede in effetti quando ci si addormenta la notte. Qui ci riferiamo alla nostra quadrupla costituzione. Nel corpo fisico c’è il corpo eterico vitale che lo riempie ed è invisibile. I due corpi rimangono ovviamente uniti nel letto durante il sonno. Nello stato di veglia ai due corpi si aggiunge il corpo astrale sede del sentimento e della sensibilità, e poi c’è ancora l’Io che è la quarta parte costitutiva. Da svegli,  tutti e 4 principi sono uniti e si compenetrano tra loro. Quando invece dormiamo rimangono nel letto solo il corpo fisico e quello eterico, mentre fuori c’è il corpo astrale che è uscito insieme all’individualita’. Ciò che è rimasto nel letto non pensa, non c’è coscienza né volontà. Si può spiegare perché non c’è coscienza quando l’astrale esce. Quando è dentro si deve adeguare al corpo fisico. Uscendo dal corpo all”addormentarsi e non essendo più limitato, comincia ad ingrandirsi, ad espandersi, perché il corpo fisico non lo lega a sé. Così al momento del sonno il corpo  astrale esce e diventa sempre più grande.

Ecco quindi che impariamo una prima cosa sul mondo spirituale a noi vicino: “La parte è più grande dell’intero.”

Quando invece si è svegli, il corpo astrale è dentro il corpo fisico, è fin nelle dita delle mani e dei piedi, è diffuso ovunque. Percependo il corpo astrale nei muscoli si ha la sensazione di essere dipendenti dal corpo fisico e ne sentiamo la pesantezza, come detto in un’altra occasione. Nell’istante in cui cominciamo a lasciare il corpo fisico, lo abbandoniamo alla sua pesantezza, ci sentiamo sollevare, a volte proviamo la sensazione di galleggiare o di volare, finché scompare la coscienza e ci addormentiamo del tutto.

Riguardo la seconda riflessione che ripeteva che ” Tutti i corpi hanno un ingombro ” possiamo ugualmente capire che essa, dopo averci annoiato a morte, non è valida in generale ma solo nell’ambito materiale. Precisamente,  nei mondi spirituali c’è compenetrazione e fluidità, non ci sono volumi né masse materiali che urtano e si scontrano. Per tanto, in generale diremo che “I corpi non hanno ingombro”.

Per le altre due risposte sarà necessario prepararsi e quindi rimandare ad un prossimo studio.

Questi studi si basano sull’Antroposofia di Rudolf Steiner.

FILOTEO NICOLINI

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