di Alfredo Morganti
Da una parte ci sono i gufi, dall’altra i ragazzi che vogliono salvare il Paese. Da una parte quelli che scommettono sulla crisi e sulla debacle italiana, dall’altra quelli che puntano sul bene pubblico. Quindi, votate per chi volete (testuale), ma non per i buffoni. Questo il mantra di Renzi in questi ultimi giorni di campagna, in cui ha scoperto che non è facile contenere Grillo e teme il risultato finale. A parte la retorica dei bravi ragazzi, e questo spartiacque apocalittico tra i salvatori e i gufi, quel che mi ha colpito è la semplice frase: ‘votate per chi volete’. Detta da un segretario di partito (il PD lo è ancora nominalmente) fa impressione. È buttata lì per dire: a me dei partiti, della sinistra, della destra, degli schieramenti non mi importa nulla. Io sono oltre. Votate per chi volete. Io sto qui solo per salvare l’Italia, io sono con dei ‘ragazzi’ (genuinità pura, anime candide, anime belle), io faccio il possibile, io ci metto la faccia ma non mi chiedete di farlo per i partiti, la burocrazia, no, io lo faccio per gli italiani. Quindi votatemi, occhèi, ma fatelo solo perché voglio salvarvi, perché voglio redimervi dai partiti: perché io sono qui di passaggio, come un angelo caduto dal cielo che i partiti, appunto, nemmeno li vede, e così le istituzioni. Siamo angeli-ragazzi giovani (meno Padoan…) e soli impegnati in una battaglia che ha come fine la salvezza, piantati sull’ultima frontiera della lotta conclusiva contro la Burocrazia, i partiti, il Senato, i gufi e gli sciacalli. Siamo l’ultimo baluardo contro il demonio, la peste, i folli. Che bestiario, eh?
Come ‘narrazione’ niente male. Nessuno era mai arrivato a tanto. Berlusconi, in fondo, si era fermato al solito tran tran dei comunisti e dei cosacchi in Vaticano. Grillo, invece, spara bordate alla cieca, a chi la dice più grossa: Hitler, per esempio. O Dudù. Adesso Berlusconi arranca per recuperare, tirando fuori dal cilindro Stalin, Pol Pot et similia. Ma siamo fermi lì, nulla di originale. Invece Renzi vola, si libra, è il nuovo, dice: ‘votate per chi vi pare’, dice: sono qui di passaggio, solo per salvarvi, non mi annoiate con cose politiche costosissime. Lui è oltre, al di sopra, sembra quasi disdegnare il mondo politico in cui pure è calato. Nel suo ideale di purezza, se potesse dimettersi da premier (restando tale ovviamente, mica è scemo) lo farebbe subito. Se potesse cancellare tutto e tramutarla in una partita secca tra sé e il corpo elettorale italiano, senza nulla in mezzo, senza disturbatori, senza nessuno che fa domande, lo farebbe senz’altro, presentandosi come l’indisturbato salvatore della patria, anzi del mondo. Lo Spirito dei tempi è: basta con le chiacchiere di questi politici burocratici e corrotti. Lui lo cavalca, lo blandisce: io nemmeno la conosco la politica, sembra dire. Comodo, no? Che cosa non si ‘narrerebbe’ per il potere! Per l’ebbrezza del potere.
PS1. Ma che c’entrano le elezioni europee con il governo italiano? Tecnicamente nulla. Se anche Grillo vincesse, non sposterebbe alcunché in termini di diritto in Italia. Non è che domani arrivino Hitler, Stalin, i pogrom, i gulag e vi vengano a prendere casa per casa. Non scherziamo. Ma Grillo non vincerà, perché i sondaggi dicono che il PD è staccatissimo, e Renzi per primo scommette sulla vittoria democratica, e dunque bene così, mica si fa il tifo per Grillo. E allora, perché invece di parlare di Europa si evocano spettri e si tessono narrazioni spudorate, fantasmagoriche, fuori dalla realtà, irriguardose per l’elettorato? Perché qui è in gioco Renzi stesso, la sua sfida, la sua scommessa politica, la sua cavalcata, quella dei suoi ‘ragazzi’. La narrazioni apocalittiche su Pol Pot e sui partiti maligni e spendaccioni è l’involucro dentro cui sta la polpa renziana, la sua necessità di vincere almeno un’elezione europea, meglio che niente. Per cancellare il Senato non basta aver vinto alla Ruota della Fortuna, insomma. E le campagne elettorali (soprattutto questa condotta dei tre tenori) sono sempre più delle fiction malamente assemblate.
PS2. Per mera curiosità, avrei voluto vedere i sondaggi elettorali al netto degli 80 euro. Perché? Così.