Anna Falcone: “Per una Calabria rivoluzionaria, una Calabria che può diventare non solo casa mia ma la casa di tutti”

per mafalda conti
Autore originale del testo: Anna Falcone
Mi sento a casa quando scendo dal treno e la valigia pesa poco, mi sento a casa quando risalgo sul treno e la valigia pesa quintali e profuma di cose buone. Mi sento a casa quando apro le finestre e vedo il mare. Mi sento a casa quando cammino per le strade e saluto tutti, mi sento a casa quando tutti sono fieri di me anche se magari mi conoscono poco ma sanno quanta lotta e quante guerre può fare una matita. Mi sento a casa tra le braccia di mamma, con una penna in mano, con un libro aperto. Mi sento a casa con l’odore del caffè.
Non mi sento a casa quando la politica mette le mani sulla sanità della mia terra, non mi sento a casa ma anzi mi sale la rabbia quando i boschi di casa mia bruciano nel silenzio assordante e qualcuno ancora crede alla storia dei piromani. Mi sento estranea e mi sale il nervoso quando si appendono al petto le medaglie della legalità e poi promettono posti di lavoro qui e lì. E quanta, quanta rabbia mi sale e non mi fa sentire a casa quando, dopo anni di lotta, vedi anche quello che pensavi essere una persona coerente, a un certo punto scendere al compromesso per un posto fisso. La ‘ndrangheta, il poco turismo, i depuratori che non vanno, le amministrazioni poco chiare, i politici influencer. Le piaghe di casamia che non vorrei fosse casa mia.
Ultimamente mi sono sentita a casa ascoltando le parole di De Magistris. Parole semplici, di un uomo che, sebbene sia appoggiato da liste civiche, non si appella alla non politica ma al contrario ha fatto riemergere i valori di una sinistra radicale che sembrava fosse stata seppellita. Mi sento a casa da quando a Paola esiste un comitato composto da un gruppo di giovani che è tornato a sognare e vuole fare la rivoluzione.
De Magistris sta dando alla Calabria un’opportunità e io ho deciso di sostenere questa lotta con tutte le mie possibilità e tutte le mie forze, non mi aspetto che capiate e apprezziate il mio schierarmi, mi assumo la responsabilità di tutte le critiche che mi rivolgerete, perché stavolta ne vale la pena.
Per una Calabria rivoluzionaria, una Calabria che può diventare non solo casa mia ma la casa di tutti.
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