Analisi delle sconfitte. Esiti e tipologie

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

di Alfredo Morganti – 19 marzo 2018

Direi che le innumerevoli ‘analisi della sconfitta’ lette in questi giorni hanno prodotto esiti di vario tipo, ma così riassumibili:
1. È colpa dei dirigenti e dei loro errori, perché hanno snaturato l’anima della sinistra.
2. C’è stato un difetto di comunicazione, non ci hanno capito, non ci siamo fatti capire. Serviva una comunicazione migliore, i dirigenti sono stati pessimi comunicatori.
3. La comunicazione è l’oppio dei popoli, i dirigenti surrogano la politica con gli spot, ed ecco il risultato.
4. Siamo all’Anno Zero, c’è un deserto da attraversare, va ricostruito tutto daccapo. E le rovine sono responsabilità totale dei dirigenti.
5. Basta con le scorciatoie elettorali, basta con l’emergenza del voto, mettiamoci di buzzo buono e avviamo una fase di analisi, ragionamento, studio, pensiero, di seminari, convegni, ricerche, congressi. C’è un deserto da traversare. Se abbiamo trascurato lo studio è perché i dirigenti vogliono garantirsi un futuro parlamentare e ci obbligano a presentarci alle elezioni.
6. Abbiamo distrutto le nostre radici per una ricerca affannosa e sconsiderata del ‘nuovo’. Tutta colpa dei dirigenti, che hanno stracciato la nostra storia e hanno obbligato a muoverci nel vuoto di astratte e generiche ‘novità’.
7. Non siamo stati attenti a quanto accadeva nel mondo e nella nostra gente. Mai come oggi servono idee nuove, pensieri nuovi, un cominciamento assoluto: un ground zero, l’oblio totale, il vuoto assoluto, il mero futuro, il nirvana. I dirigenti hanno avuto timore ad avviare questa ricerca e così ci siamo impaludati.
8. Sembra che abbiamo perso, ma in realtà abbiamo vinto, perché molti di quelli che hanno votato 5stelle e Lega oppure si sono astenuti sono ‘nostri’, gente di sinistra, che solo per colpa dei nostri dirigenti e dei loro errori si sono allontanati dal nostro campo. Quando costoro se ne saranno andati a casa, gli elettori di sicuro torneranno a noi, come figlioli prodighi!
9. Le ragioni della sinistra sono ancora valide, peccato che i dirigenti, in special modo quelli che provengono dal centrosinistra e dal PD, le abbiano tradite o dimenticate.
10. Le ragioni della sinistra non sono più valide, colpa di una classe dirigente che le ha tradite.
11. Abbiamo sbagliato nella scelta del leader, colpa di chi lo ha scelto, cioè dei dirigenti.
12. Il leader andava bene, sono i soliti noti ad andar male, perché incapaci di rappresentare il sociale.
13. È colpa di D’Alema e Bersani, a prescindere.
14. I militanti e la base non hanno mai torto.
15. Io l’avevo detto.

Ecco. Ditemi voi se si può continuare così.

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