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Il sindaco Pisapia difende la scelta di assegnare il riconoscimento al critico cinematografico, padre di uno dei terroristi che uccisero Walter Tobagi
«Non si può rispondere per eventuali colpe dei figli». Così il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha risposto alle critiche sull’opportunità di assegnare l’Ambrogino d’Oro a Morando Morandini, padre di Paolo Morandini, uno dei terroristi del «commando» che nel 1980 assassinò il giornalista Walter Tobagi. La tradizionale onorificenza milanese è stata consegnata stamattina al critico cinematografico – noto soprattutto per aver dato il nome al «Dizionario dei film e delle serie televisive» edito da Zanichelli – in occasione dei suoi novant’anni. Per quanto riguarda la lettera sul caso Pinelli (nota anche come «manifesto contro il commissario Calabresi») che il critico cinematografico sottoscrisse nel 1971 insieme a centinaia di politici e intellettuali, «lo stesso Morandini ha riconosciuto che era sbagliata», ha sottolineato il sindaco. «Purtroppo – ha concluso Pisapia – quello era un periodo in cui talvolta la contrapposizione arrivava a sottoscrivere lettere e documenti che poi non si sono più condivisi. Ringrazio Morando Morandini per essere stato qui con noi e per averci dato, con le sue parole, un ulteriore sentimento di fiducia e di speranza per il futuro».
«Il cinema è arte, divertimento e cultura: un mondo affascinante di cui Morando Morandini è sempre stato un conoscitore e un interprete d’eccezione. Alla «settima arte» Morandini si è sempre dedicato con impegno, dedizione e rigore, trasmettendo e comunicando al grande pubblico questa sua passione attraverso quella feconda attività di scrittore, critico e giornalista che lo ha reso una indiscussa autorità in materia».Questa la motivazione con cui il sindaco del capoluogo lombardo ha consegnato l’Ambrogino d’Oro a Morandini. «Milano città dell’editoria, dei media, della comunicazione – continua la motivazione – rende omaggio a Morando Morandini con un’onorificenza cittadina, segno tangibile di gratitudine per i tanti anni di lavoro e di impegno dedicati alla diffusione e alla conoscenza del cinema a tutti i livelli». Alla cerimonia di consegna era presente anche l’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Del Corno.