Alta soglia del dolore

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea – 30 ottobre 2017

Asia Argento non è la sola che ha denunciato le violenze, molti anni dopo averle subite.

Anche Pietro Grasso ha deciso di denunciarle, con quasi cinque anni di ritardo.

Il Senato è stato “violentato” più volte nel corso di questa disgraziata legislatura.

Bene, benissimo ha fatto il Presidente Grasso a denunciare che la misura era colma.

Un proverbio sardo recita: ” Su burriccu sardu du coddas una otta scetti”, che nella traduzione delicata vuol dire che l”asino sardo lo freghi solo la prima volta. Perché, non avendo gradito, la seconda volta non ci sta, si rifiuta, e se qualcuno ci prova…si mette a scalciare paurosamente.

Non tutti, evidentemente, hanno la soglia del dolore così bassa come l’asino sardo.

Reso il dovuto merito al senatore siciliano, non credo, però, che sia il caso di farne un eroe.

Quale sarebbe, infatti, l’eroismo?

Si è forse rifiutato di chiedere la grazia a Benito Mussolini, preferendo piuttosto marcire in carcere tra mille sofferenze?

La Sinistra ha già i suoi eroi, e farebbe bene a ricordarli più spesso, anziché cercare addirittura di rimuoverli.

Grasso ha dato le dimissioni dal gruppo del PD al Senato.

Io ero convinto che il termine dimissioni dovesse essere associato alla rinuncia ad una poltrona.

Ci si dimette da una carica, da un ufficio…

Decidere di non volere più Luigi Zanda come capogruppo, o di non far più parte della cricca renziana, più che una rinuncia è una legittima, benché tardiva, rivendicazione a difesa della propria immagine e del proprio decoro.

E’ “su burriccu” che, finalmente, decide di scalciare verso i molestatori…

Ma non facciamone un eroe.

E comunque, felice il partito che non ha bisogno di questi eroi.

 

 

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