Fonte: La Stampa
Meloni-Schlein, mezza Italia davanti alla tv. Il duello che può cambiare l’esito delle elezioni
La paura dell’incertezza nel futuro è un sentimento comune che si verifica quando le persone si trovano di fronte a situazioni ambigue nelle quali è complicato prevedere il risultato. Osservando i primi dati delle rilevazioni del nuovo anno di Euromedia Research si scopre che proprio l’incertezza compare come novità di quest’anno e come prima emozione del campione di italiani intervistati per affrontare il 2024 (27,7%). L’ottimismo e la fiducia (13,7%; – 4,1% in un mese) hanno lasciato spazio al dubbio. Un italiano su 3 infatti si dichiara smarrito e preoccupato nell’affrontare il futuro. In generale la natura umana spinge ciascuno ad inseguire una maggiore sicurezza e un buon controllo per organizzarsi al meglio, ovviamente per quanto possibile -. Ognuno si chiede in cuor suo, tra speranza e scaramanzia, cosa riserva il futuro, come affrontare le sfide impreviste e come prendere decisioni quando i risultati sono incerti. Tra coloro che manifestano il maggiore senso di inquietudine si registrano gli elettori del Movimento 5 Stelle (37,4%) e del Partito Democratico (35,2%), come è facilmente prevedibile. La generazione Z è più concentrata sull’attesa (31,9%). Non leggono l’incertezza come primo sentimento verso il futuro, ma si arrovellano cercando di trovare la loro personale opportunità di crescita per entrare a far parte di quel mondo, l’universo degli adulti, che la maggior parte di loro, oggi guarda ancora da lontano. Si conferma l’onda del pessimismo resistente (47,5%) che da Natale ad oggi cresce addirittura di quasi 2 punti percentuali (1,6%). Del resto guardando nel proprio portafoglio quando i risultati sono incerti ci si arrovella per affrontare le sfide impreviste. L’inflazione e l’aumento dei prezzi (41,4%) insieme al tema della sanità (29%) e alle tasse troppo alte (23,1%) rimangono sul podio delle emergenze segnalate dai cittadini anche per questo inizio di anno. Queste preoccupazioni sono caratterizzate dalla paura e dall’ansia nei confronti del disordine, della confusione e della trascuratezza generata dal disagio per le situazioni di imprevedibilità da dover affrontare. Tra tutte le questioni cresce anche la paura rispetto alla situazione geopolitica internazionale di questa guerra definita a pezzi ma che sembra rimpaginare tutte le sue parti. In tutto questo il 37,1% dei cittadini italiani maggiorenni promuove il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il suo operato, mentre il 53,2% lo boccia. Se però in questi risultati non si prendono in considerazione coloro che non vogliono votare o che si sentono ad oggi indecisi, questo rapporto cambia in maniera importante e coloro che appoggiano l’operato del Premier arrivano al 44,4% mentre i suoi detrattori scendono al 50,3%. È evidente che nel campo dell’astensione si ritrovano molti voti connessi ai partiti delle opposizioni. Ad oggi si rilevano tra i 19 e i 21 milioni di italiani poco propensi ad esprimere la loro preferenza politica. Calcolando che la popolazione adulta che può votare è intorno ai 50 milioni, ad oggi si proietta un’affluenza al di sotto dei 30 milioni, perfettamente nel solco delle elezioni Europee del 2019 dove la partecipazione al voto fu di poco più di 27,6 milioni (56,09%). A questo punto, al di là della raccolta pubblicitaria super vantaggiosa per l’editore che riuscirà ad aggiudicarsi il confronto politico tra le due donne leader, Giorgia Meloni ed Elly Schlein, potrebbe aiutare gli elettori a prendere decisioni “informate” sulla base delle diverse visioni che potranno raccontare argomento per argomento.
Il 56,1% degli italiani dichiara che sarebbe interessato a seguire l’evento, con un coinvolgimento che spicca tra i più giovani e gli over 65 anni. Ognuna di loro potrà raccontare la sua versione al di là delle caratteristiche di ciascuna che ne hanno delineato il singolo profilo fino ad oggi agli occhi degli elettori. È evidente che Giorgia Meloni avrà l’opportunità di esporre la sua visione evidenziando i successi ottenuti dal suo Governo, le iniziative in corso e gli obiettivi futuri includendo le politiche economiche, sociali, sanitarie, educative, e di altri settori chiave, rispondendo alle possibili critiche con l’opportunità di difendere le proprie posizioni in maniera chiara e convincente, mettendo a disposizione tutta la sua ampia esperienza politica. Il segretario del Partito Democratico Elly Schlein avrà l’occasione di avvalorare a sua volta di essere all’altezza della figura di leader del principale partito dell’opposizione e di fare una buona concorrenza al Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, dimostrando la sua disponibilità al dialogo e mostrando tutta la sua empatia rimasta un po’ sottotraccia fino ad oggi. Entrambe sono in predicato per candidarsi alle elezioni europee come capolista dei rispettivi partiti – nel bene e nel male -, contendendo il maggior numero di preferenze e voti ai propri alleati per il centro destra e dimostrando di essere una leader per il centrosinistra. E, salvo imprevisti, queste saranno le ultime elezioni nazionali per i prossimi tre anni e mezzo.