Che cosa avviene dunque di ciò che irradiamo col nostro pensare, sentire e volere? Succede che lasciamo dietro di noi delle fini ombre percettibili al chiaroveggente. Esse rimangono senza estinguersi, e questo è l’elemento che appare fantastico e sorprendente.
Queste tracce non scompaiono. Una parte delle irradiazioni possono essere assorbite e portate avanti. Altre non vengono accolte ma sono respinte, continuano a sussistere nel cosmo e non possono essere facilmente dissolte. Quello che irradiamo quindi si divide in due parti, quella che viene accolta volentieri e quella che il cosmo non accetta e lascia sussistere. Questa parte rimane così finché non la annulla l’essere umano per mezzo di nuove irradiazioni capaci di equilibrarle. Queste sono le contromisure. Il cosmo accoglie e accetta ciò che è giusto rispetto al pensiero, bello nel sentire e buono nel volere. Tutto il resto viene respinto. Quello che è falso, brutto e cattivo bisogna che sia cancellato ed equilibrato, altrimenti seguirà come un fardello chi lo ha originato fino all’equilibrio.
Appare chiaro che il cosmo non sia retto solo da leggi naturali neutre, ma abbia ben altre leggi e forze a disposizione, perché respinge ogni elemento falso, brutto e cattivo mentre accoglie invece ciò che è giusto, bello e buono. Questo giudizio cosmico attraversa tutta l’evoluzione.
Vediamo nuovamente le cose come stanno. Per opera dell’influenza di Lucifero è sorto l’essere umano attuale, del quale una parte è votata alla transitorieta’ e l’altra è capace di irradiazione. A questa parte tocca trasportare l’essere umano a una esistenza successiva ciò che ha sperimentato in questa vita sulla Terra. Quindi, siamo precipitati e ci sforziamo di risalire all’esistenza spirituale, avendo ricevuto come contrappeso le ossa, i muscoli e i nervi. È interessante notare che questa irradiazione di sostanza spirituale si produca solo per il fatto che i processi materiali siano processi di distruzione. Se i nostri nervi, muscoli e ossa non deperissero continuamente ma rimanessero immutati, noi non potremmo irradiare nulla, perché soltanto a seguito della distruzione della materia avviene la irradiazione. Se i nostri nervi muscoli e ossa non potessero decadere e finalmente disgregarsi, saremmo confinati unicamente entro questa vita terrena e non potremmo partecipare al futuro. Saremmo uniformemente pietrificati.
FILOTEO NICOLINI
Immagine: Mateo Manaure, Suelos de mi tierra