A sinistra cambiare si può e sono impaziente di riprendere il cammino

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Mal Volio
Fonte: facebook

di Mal Volio – 21 ottobre 2014

Sabato purtroppo non potrò essere a Roma per la manifestazione della Cgil. Mi rincresce davvero, anche perché si tratta di una bella occasione per mostrare alla destra che ci governa che esiste una forza sociale del lavoro, un popolo che presto si organizzerà.

Voglio essere ottimista. La sinistra non esiste in natura, ma dagli attuali rapporti di forza e dalla volontà che molti compagni alla sinistra del PD e tra le file di SEL e dell’Altra sinistra, qualcosa può nascere. Certo, ci sono molte incognite: non possiamo sapere a priori cosa possa essere questo qualcosa, dal momento che i soggetti politici trovano vera definizione nel loro stare dentro la storia. E tuttavia ci sono molti interrogativi a cui rispondere e ostacoli da superare in questa post realtà costruita dal neoliberismo: occorre tutta la nostra forza, la nostra intelligenza, la nostra umiltà.

Devo a questo proposito essere sincero: io faccio parte del partito degli impazienti. Sono tra quelli che vorrebbero già vedere in moto il processo costitutivo di questo nuovo soggetto politico. La mia è però un’impazienza controllata: superare i venticinque anni di crisi della sinistra italiana nell’attuale contesto internazionale ed economico non è cosa facile. Dobbiamo fare dunque esercizio di pensiero e studiare, riflettere.

La prudenza non deve tuttavia essere un alibi. Non c’è niente di peggio dell’ignavia mascherata in pensiero riflessivo. Questo naturalmente non toglie che occorra essere realisti senza nasconderci le contraddizioni, ma senza nemmeno farci sopraffare da esse. Per quanto allora la strada sia in salita, per quanto le anime dell’arcipelago della sinistra italiana sia contrastato occorre ugualmente mettersi in cammino, e la manifestazione di sabato è un’occasione per farlo.

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