A 85 anni Silvio Berlusconi vorrebbe immortalarsi e diventare Capo dello Stato

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fabio Martini
BERLUSCONI? IL GIUSTIZIALISMO NON C’ENTRA UN PIFFERO
PUO’ DIVENTARE CAPO DELLO STATO CHI HA 3 PROCEDIMENTI
IN CORSO? UN CONDANNATO PER FRODE FISCALE? TITOLARE
DI “CONCESSIONI” PUBBLICHE? LE COLPE DEI MEDIA SILENTI
A 85 anni Silvio Berlusconi vorrebbe immortalarsi, riconciliarsi con quella vasta area di opinione – nazionale e internazionale – che istintivamente non lo riconosce come un padre della patria. Berlusconi ci era in parte riuscito con la mutazione europeista e liberal di Forza Italia. Ma ora vorrebbe diventare Capo dello Stato. Aspirazione legittima dal suo personale punto di vista. Quel che spiazza è l’agnosticismo di quasi tutti i media, fatta eccezione per Il Fatto quotidiano, per l’Espresso e per qualche sporadico editoriale qua e là che non lascia traccia. Berlusconi attualmente può candidarsi perché per l’articolo 84 della Costituzione «può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici». Tacendo in questa sede (ma i media non sono esentati) sulle sue complicate condizione di salute, quanto è inopportuno che diventi Capo dello Stato chi ha subito una condanna definitiva per un reato poco “civico” come la frode fiscale? Chi abbia tre processi in corso e da presidente del Csm attiverebbe un micidiale conflitto di interessi? Stiamo parlando di opportunità non di legittimità e tuttavia non serve molta fantasia per immaginare gli enormi, sì enormi, riflessi di credibilità internazionali per un Paese scassato come l’Italia nel momento in cui fosse eletto Capo dello Stato Silvio Berlusconi. Non accadrà. Ma l’atteggiamento estatico dei media, una volta ancora, fa riflettere.
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