Il Duce aveva le sue milizie e le sue squadracce di violenti e d’assassini. Eppure in molti seppero dire NO! Pagarono con l’esilio, il carcere, il confino. Pagarono con la vita.
Oggi, un prepotente, forte del suo manipolo di veline, imporrà a tutti la sua volontà di predominio. E gli sventurati diranno ancora una volta Si’. Non intendono pagare nulla, ma proprio nulla. Sono oppositori per burla. La viltà nella sua massima espressione.
Ci eravamo aggrappati a quel che resta di “opposizione” all’interno del PD, con la speranza che da lì potesse riprendere un cammino…
Ora scopriamo che è stata un’illusione. L’ennesima. La corruzione degli ideali ha invaso anche gli organi più sani, del partito che fu della sinistra italiana.
E tuttavia continuo a credere che non tutto sia ancora perduto…
Se ascolto la mia insoddisfazione, la mia tristezza, quel pungolo dentro che non mi lascia in pace, se neppure provo a farlo sparire con la distrazione o l’indifferenza, allora posso dare il nome giusto alla mia inquietudine, al mio star male e chiamarlo utopia.
Perché l’utopia non si conosce, ma si riconosce e si realizza: ha il volto del nostro desiderio più grande e più profondo. Il volto della Resistenza e della Liberazione.
