Fonte: facebook
di Antonio Napoletano – 29 settembre 2014
STIAMO FORSE GIUNGENDO AL REDDE RATIONEM?
ALLA MADRE DI TUTTE BATTAGLIE, PASSATE, PRESENTI E FUTURE?
NO.
SIAMO SOLO ALL’INEVITABILE CONTRAPPASSO.
TRENTANNI DI GIRAVOLTE, PRECIPITOSI ABBANDONI, ABIURE SCONSIDERATE SI STANNO RIVOLTANDO CONTRO QUELLI CHE VOLENTEROSAMENTE, GIORNO DOPO GIORNO, DAL GOVERNOI E DALL’OPPOSIZIONE, HANNO COSTRUITO I MATERIALI DI QUESTA TRAPPOLA INFERNALE, OGGI AZIONATA DA CHI ERI HA USATO TUTTA L’AMBIGUITA’ DI QUEL PARTITO E DELLA SUA DIRIGENZA PER IMPADRONIRSENE, DISTOGLIERLO DALLA SUA COLLOCAZIONE, CONFONDERLO NEI SUOI OBIETTIVI, COMMISSARIANDONE LA VITA INTERNA, FACENDONE UNO STRUMENTO PERSONALE PER FINI CHE NON SI CONOSCONO.
COSI’ CHE DIRE DI FRONTE A UNO SFACCIATO CHE IN PRIMA SERATA TELEVISIVA, DI FRONTE A CHI FA FINTA D’INTERVISTARLO, DICHIARA PAPALE PAPALE CHE L’UNICA ‘AZIENDA’ CON PIU’ DI 15 DIPENDENTI DOVE L’ART. 18 NON HA CORSO E’ IL SINDACATO?
NULLA.
SE NON CHE, PER DECENNI, I SINDACATI E LA SINISTRA SI SONO RIFIUTATI OSTINATAMENTE, ANCHE QUANDO TUTTO STAVA CAMBIANDO, DI DAR CORSO AGLI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE CHE LI RIGUARDAVANO, TRAVISANDO COLPEVOLMENTE L’INVERAMENTO DEL DETTATO COSTITUZIONALE CON LA ‘GRANDE RIFORMA’ FINALIZZATA A IMMESIRERLA E A FARNE STRUMENTO DI UNA DIVERSA DEMOCRAZIA PLEBISCITARIA.
E PERCHE’ MAI, FINORA, NON SI E’ STATI CAPACI DI ATTUARE QUELLA NECESSARIA ‘ARTE’ DELLA MANUTENZIONE’ LEGISLATIVA, CHE RIVEDE, CORREGGE, RIORDINA COMPROMESSI PASSATI ALLA LUCE DELLE TRASFORMAZIONI CHE IL TEMPO NECESSARIAMENTE PRODUCE?
CHIARO: SE NON FAI PER DECENNI POLITICA INDUSTRIALE E DELLO SVILIUPPO,, PERCHE’ TI LIMITI A DARE REGOLE INUTILI E PER DI PIU’ MALCONGEGNATE AGLI ANIMALI SPIRITI L’ISTANTENEA DELL’IMMENSO CORPO DELLA PICCOLA E PICCOLISSIMA IMPRESA SARA’ BLOCCATA, ANCHE NEI DIRITTI, INDEFINTIVAMENTE. AL PUNTO CHE IL PRIMO BY SCOUT DI PASSAGGIO PUO’ RIVOLTARTI CONTRO LE TUE NEQUIZIE, LE TUE DISATTENZIONI, LA TUA INCERTA E CONTRADDITTORIA POLITICA .
E CHE DIRE DI FRONTE A TUTTO QUESTO E ALTRO ANCORA A CHI STRAPARLA DI ‘OPPORTUNITA’’ CONTRO ‘OPPORTUNISMO’, DI COLPEVOLE ACQUISCENZA DEL SINDACATO TUTTO E DELLA POLITICA TUTTA ALLO SPAPPOLAMENTO DEI DIRITTI E DELLE FORME CONTRATTUALI E CHE ALLA DOMANDA: MA VOI IERI DOVE STAVATE? SI SENTE RISPONDERE – COME FA IERI D’ALEMA FA – “FORSE SIAMO STATI ECCESSIVI”!?
DEMAGOGIA?
CERTO, SOFISMI, PURE. MA DIRLO NON CAMBIA LA SOSTANZA DELLE COSE, NE’ IMPEDISCE A QUELLE TOSSINE D’IMPADRONIRSI DEL SENSO COMUNE, DI ENTRARE NELLE CONVERSAZIONI, NELLE IDEE CORRENTI, DI CREARE FRATTURE PROFONDE TRA INTERESSI E CONSENSO,
OCCORRE, URGE UN CAMBIO PROFONDO. UN RACCORDO STRETTO, VISIBILE, INOPPUGNABILE TRA FATTI E PAROLE, TRA LA REALTA’ E LE INTENZIONI, TRA IL PAESE E LA POLITICA E DISTINZIONI RICONOSCIBILI, IMMEDIATE, SICURE, TRA LA SINISTRA E IL RESTO.
ARRIVERA’ QUESTO MESSAGGIO FORTE E CHIARO DALLA DIREZIONE DI OGGI?
E’ NECESSARIO, MA NON ALTRETTANTO POSSIBILE.