“sono un membro delle forze aeree statunitensi in servizio attivo, e non sarò più complice di questo genocidio. sto mettendo in scena un atto di protesta estremo, ma che rispetto a cosa stanno subendo in palestina per mano dei colonizzatori, non dovrebbe essere visto come estremo. è quello che le nostre classi dirigenti hanno deciso dovesse diventare la normalità”
queste le ultime parole pronunciate dal venticinquenne Aaron Bushnell, subito prima di cospargersi di benzina e darsi fuoco davanti all’ingresso dell’ambasciata di Israele a Washington
poco prima sul suo profilo Facebook aveva scritto questo breve post: “Molti di noi amano chiedersi: ‘Cosa farei se fossi vivo durante la schiavitù? O quando sono state introdotte le leggi Jim Crow negli stati del sud (le leggi che regolavano la segregazione razziale, ndr)? O durante l’apartheid? Cosa farei se il mio paese stesse commettendo un genocidio?’ La risposta è: lo stai facendo. Proprio adesso.”
avvolto dalle fiamme, Aaron ha urlato per 3 volte #freepalestine
l’umanità è incompatibile con quello a cui siamo costretti ad assistere nell’inferno di Gaza
R.I.P. Aaron