I FANTASMI DELLE EPOCHE PASSATE

per Filoteo Nicolini
Autore originale del testo: FILOTEO NICOLINI

Che questa epoca si distingua dalle precedenti lo si può vedere da un fatto che balza agli occhi di tutti.

Parlo della attuale crisi della vita religiosa in occidente. È un dato così diffuso che non possiamo ignorare, perché rivela come l’anima cosciente stia venendo alla luce. Affinché essa germogli, nella misura in cui diveniamo sempre più individui isolati con la nostra propria responsabilità, sorge come riflesso una certa atrofia della vita religiosa tradizionale, se questa non si adatta alla nuova realtà ma vuole conservare una forma che rimanda a periodi precedenti.

In un certo senso, intorno a noi deambulano i fantasmi del passato. Nelle comunità religiose deambulano i fantasmi del passato se non si coglie l’evoluzione dell’anima. Nei secoli passati i principi religiosi, i dogmi e i concetti furono adeguati allo sviluppo dell’anima; oggi invece per l’influenza della individualità cosciente i messaggi religiosi in occidente non raggiungono più come prima i cuori. Gli impulsi per la vita spirituale ora devono basarsi sulla intima comprensione attraverso lo sforzo individuale  di rendere comprensibile Cristo. Se nel passato si faceva ricorso a dogmi e rigidi principi la situazione è cambiata, perché è sulla base di esperienze vissute personalmente che si sviluppa la vita religiosa propria,  libera e individuale.

Accanto alla comprensione sociale si affianca dunque la libertà di pensiero nella vita spirituale. E proprio nell’epoca dell’anima cosciente troviamo la massima opposizione contro la libertà di pensiero.  Ci si afferra a una immagine della vita religiosa basata sull’anima senziente e sull’anima razionale e della indole, propria di epoche passate quando erano perfettamente adeguate

Dobbiamo qui ricordare il gesuitismo sorto per opporsi con tutta la violenza alla libertà di pensiero. Ora, la libertà di pensiero deve irradiare in tutti i campi.

Assistiamo a una violenta lotta tra l’autoritarismo e il germogliare della libertà di pensiero. E soprattutto si osserva l’illusione persistente nella fede dell’autorità. La fede nella autorità è cresciuta a dismisura e ha generato una certa incapacità del giudicare. È il principio del gesuitismo metamorfosato, e consiste nella forza coercitiva che limita il giudizio proprio mentre diffonde la fede nell’autoritarismo. Gli ostacoli ai diritti dell’anima  non mancano, a quella parte di noi che vuole emergere,  la capacità del giudizio sano alla base della libertà di pensiero.

Immagine: Cardinale Bellarmino

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