Isaia Sales: “Da Letta solo errori clamorosi. No al M5S, sì all’élite e al familismo”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Antonello Caporale
Fonte: Il Fatto Quotidiano

Isaia Sales: “Da Letta solo errori clamorosi. No al M5S, sì all’élite e al familismo”

Il politologo: “Ha buttato a mare Conte, che ha portato il Movimento a sinistra. E poi ha immaginato di sostituirlo con Carlo Calenda”

È la prima campagna elettorale nella quale si conosce chi vincerà. È la prima volta che si sa che colei alla quale andrà palazzo Chigi probabilmente non riuscirà a tenere in acque calme il governo immerso in un crocevia di crisi sovrapposte. È la prima nella quale si prevede anche – con una dose misteriosa di certezza – che il partito sconfitto, cioè il Pd, cambierà anche segretario. Ed è sempre la prima nella quale già si conosce il nome del successore (Stefano Bonaccini, secondo i boatosndr).

È la campagna elettorale più brutta dalla Repubblica ad oggi?

È la più scontata, la più fredda, con comportamenti suicidari assai interessanti. Prendo in prestito Sepùlveda: quando si arriva all’inevitabile, conta riflettere su quante cose si potevano evitare.

L’inevitabile, professor Isaia Sales, è la vittoria di Giorgia Meloni.

Non ho mai visto errori così clamorosi come quelli commessi da Enrico Letta. Errori basici, di tenuta conto della politica.

Letta le potrebbe replicare che non ha visto mai tanti critici del Pd, appassionati del Pd senza aver mai votato il Pd e anzi odiandolo. Lei è uno di questi.

Io sono uno del Pd che non voterà il Pd. E dico queste cose perché mi posso permettere il lusso di immaginare il meglio e non turarmi il naso e piegarmi al peggio. Ho un’età alla quale fa schifo votare per un partito che coltiva in vaste aree del Paese il familismo, addirittura il matrimonialismo. Le combine degli innamorati come motore di ricerca della carriera politica. Letta dovrebbe sapere che specialmente al Sud il notabilato è esposto permanentemente alla corruzione e alla mafia

Ha sbagliato Letta, ma anche quegli altri del centrosinistra non scherzano.

Due parole ancora su Letta. Dici che stanno arrivando i fascisti e metti in campo il campo più stretto possibile? Se lo dici, devi immaginare una vasta coalizione. Invece che fai? Butti a mare il M5S col quale hai governato negli ultimi tre anni proprio quando questo movimento aveva virato a sinistra. Sta per arrivare la peggiore destra e ti allei con Di Maio invece di impedirgli di fare la scissione?

Cos’altro non ha fatto Letta?

Ha immaginato di sostituire Conte con Carlo Calenda senza valutare che quest’ultimo è uno dei figli prediletti dell’élite. E l’élite con una bassissima reputazione nel Paese. A me Calenda pare l’espressione fisica di una casta sempre uguale, che usa parole di disprezzo verso chi è a lui lontano.

Ma Conte d’un tratto ha scambiato Draghi per Dracula.

È prevalsa l’antipatia, che non è un sentimento politico. È prevalsa l’imprudenza che gli ha fatto fare atti che andavano oltre le proprie intenzioni. Ma anche Draghi ha utilizzato l’antipatia come metro del giudizio politico. E così siamo giunti alla prima crisi politica preterintenzionale. Però aggiungiamo un’altra cosa: per ragioni insondabili, un uomo senza storia come Conte ha portato avanti un modello semi-laburista e ci sta riuscendo. E la nuova collocazione del M5S doveva avere la meglio su ogni altra valutazione.

E ora?

Avremo Giorgia Meloni che coniuga da un lato un profilo di autenticità, dall’altro di fragilità estrema. Al punto che, per farsi accettare, accetterà di essere normalizzata. Scoprirà che l’élite si difende conquistando coloro che l’hanno conquistata.

Quindi prevede un’altra stagione di trasformismo.

Elemento di sistema e di cultura politica.

Poltronisti di tutto il mondo unitevi!

Temo effettivamente un’altra legislatura di culi incollati alla poltrona.

Isaia Sales, componente del Comitato Scientifico della Fondazione Polis, durante la presentazione del suo libro “Storia dell’Italia mafiosa”, Napoli, 02 dicembre 2015.
ANSA/CESARE ABBATE

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