Autore originale del testo: Fabio Martini
IN UNA POLITICA GIA’ PERSONALIZZATA, CALENDA INTRODUCE ELEMENTI DAVVERO ORIGINALI: UN FORTE PENDOLARISMO EMOTIVO E L’IDEA CHE GLI ALTRI SIANO TUTTI, MA PROPRIO TUTTI, INCAPACI. IL CHE E’ STATISTICAMENTE IMPOSSIBILE
Carlo Calenda ha, come tutti, le sue buone ragioni da far valere ma per chi osserva le vicende politica con la necessaria equidistanza, non può non rilevare i tratti fortemente originali del suo comportamento, sorprendente anche per chi fosse politicamente d’accordo con lui e comunque qui NON si discute della sue idee politiche ma di un metodo. La sequenza è chiara: Il 2 agosto Calenda aveva sottoscritto un accordo col Pd, che comprendeva una coalizione comprendente Sinistra Italiana e Verdi, sia pure alle condizioni da lui volute. Il Pd ha aperto la trattativa con gli altri e Calenda ha iniziato a bombardare il “suo” quartiere generale, insolentendo gli alleati che lui stesso aveva accettato. Poi ha ritirato la sua firma dal patto col Pd. Il pendolarismo emotivo è sotto gli occhi di tutti, ma c’è un altro tratto politico e umano davvero originale: l’idea che gli altri siano tutti incapaci o in malafede. Statisticamente una stima che appare indimostrabile. Chi la pensa diversamente, la pensa diversamente, non è affatto detto che sia un cretino