Lunedì Matteo Renzi è stato contestato a Napoli da un gruppo di disoccupati e di precari.
Alcuni contestatori si sono poi scagliati contro l’autovettura del leader di Italia Viva, tempestando i parafanghi di calci, e colpendo le portiere con sberle e pugni.
Io condanno ogni forma di violenza!
Avendo sempre avuto una particolare simpatia per i napoletani, mi addolora particolarmente che siano stati proprio loro ad infierire su una incolpevole autovettura.
Ma che male vi hanno fatto quegli innocui parafanghi? Siete davvero convinti che siano quelle portiere a volervi togliere il reddito di cittadinanza?
A questo punto non mi stupirei se il senatore decidesse di non metter più piede a Napoli, e si trasferisse definitivamente in Arabia Saudita, dove i diritti delle autovetture sono rigorosamente rispettati. E dove nessuno si permette di mancare di rispetto a un parafango!
Una macchina non è solo l’assemblaggio di ferraglia varia, ma è il prodotto di un lavoro di progettazione, d’intelligenza, di creatività, e di tanta, tantissima fatica operaia.
Mi raccomando!
La prossima volta non cercate nei parafanghi e nelle portiere le ragioni che affliggono la vita vostra e delle vostre famiglie.