No al carcere per Fabrizio Corona…

per Davide Morelli
Autore originale del testo: Davide morelli

A volte in televisione si sentono diverse inesattezze e termini psicologici/psichiatrici vengono utilizzati impropriamente. Riguardo al famoso caso di Fabrizio Corona ho sentito dire che la psicosi maniaco-depressiva o disturbo bipolare è un grave disturbo. Oggi questo disturbo si può curare egregiamente con una o due pasticche di depakin al giorno, facendo una volta all’anno gli esami del sangue per vedere come l’organismo metabolizza l’acido valproico, facendo una volta l’anno l’elettrocardiogramma e facendo calcolare il Qt al medico per vedere se ci sono dei disturbi cardiaci. Molti artisti sono maniaco-depressivi. Il disturbo bipolare è solo un disturbo dell’umore. Il soggetto ha dei picchi di umore, degli alti e dei bassi più accentuati del resto della popolazione. È anche vero che una persona bipolare in un picco maniacale può fare delle grandi cazzate come spendere molti soldi, fare investimenti sbagliati, fare insomma il passo più lungo della gamba. Ci sono persone che nelle loro crisi maniacali si sono sputtanate un patrimonio. Ma, come ho scritto sopra, oggi si può curare serenamente ed efficacemente. Il problema di Fabrizio Corona casomai è la comorbilità, ovvero la coesistenza di più patologie psichiatriche. Mi sembra che sua madre abbia parlato di disturbo bipolare, di disturbo borderline e di depressione. Forse ha omesso qualcosa perché in Corona c’è anche una condotta antisociale e una grande autodistruzione. Oggi tutti danno a priori la solidarietà a Corona per risultare comprensivi. C’è molta ipocrisia di fondo: questione di desiderabilità sociale, di visibilità e quieto vivere. È una solidarietà pro forma, di sola facciata. La verità è che pochi muovono un dito per Corona, che ha ricattato famiglie molto potenti. Molti vip e molti personaggi del sottobosco del mondo dello spettacolo se la godono e si danno di gomito, quando si spengono i riflettori. In definitiva molti avvoltoi devono solo aspettare che Corona si faccia del male da solo ed in questo potrebbe rivelarsi bravissimo, se qualcuno non lo ferma. Ad ogni modo l’accanimento come l’adulazione non fanno assolutamente bene a Corona, che avrebbe bisogno di relazioni autentiche. Io ritengo che si debba considerare il caso umano oltre a quello psichiatrico. Molti parlano di Corona come di un caso psichiatrico, come se fossero esenti loro stessi da qualsiasi vena di follia (“In un’epoca di pazzia, credersi immuni dalla pazzia è una forma di pazzia” scriveva Saul Bellow), come se ci fosse un discrimine netto e rassicurante tra normalità e follia, come se tutti noi non sviluppassimo nel corso della nostra vita per adattarsi ad un mondo folle piccole o grandi nevrosi, che ci sclerotizzeranno.  Oggi provocatoriamente posso affermare che i peggiori folli sono quelli che non si curano. Pensare che i pazzi siano sempre gli altri è frutto di una sottocultura arcaica, è nel migliore dei casi una resistenza culturale. Secondo un celebre detto, attribuito a Basaglia, nessuno è normale visto da vicino. Se uno va da uno psichiatra qualche piccolo disturbo lo trova sempre. Semplificando è come andare dal dentista: una piccola carie o un poco di placca la trova sempre. È vero che le patologie di Corona non sono invalidanti. Corona è una persona molto valida in ambito lavorativo. È vero che è sicuramente indisponente, ha avuto un atteggiamento di sfida nei confronti dei giudici, ha fatto un uso spregiudicato e cinico dei mass media, ha certamente commesso una serie di errori nella sua vita, sarà pure un autolesionista, ha cercato di automedicarsi con le droghe, ha ricattato delle persone, non ha avuto l’umiltà di curarsi adeguatamente, ma attualmente molti mafiosi sono a piede libero e usufruiscono talvolta anche del reddito di cittadinanza, e questa è una beffa delle beffe. Di questo si dovrebbe riflettere, così come si dovrebbe riflettere adeguatamente del cumulo della pena, che è ingiusto, totalmente iniquo. Ci sono assassini, che si sono fatti meno galera di quella che si è fatta Corona fino ad oggi. Forse è questione anche di invidia: a Corona molti sotto sotto invidiano la bella vita e le bellissime donne. Forse ha fatto troppi affronti allo show-businness. Questo si dovrebbe considerare, al di là dell’antipatia del personaggio e delle sue spacconate.

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