Io credo che la sinistra non dovrebbe far parte del governo nascente .
E allora nasce una domanda: i ceti meno abbienti, gli operai chi li salvaguarderà nel governo Draghi? Quali scenari si presentano per essi? Non sappiamo cosa pensa il presidente incaricato , non sappiamo come agirà quando parla di investimenti nel lavoro, di debito buono o cattivo, insomma non sappiamo su chi peseranno maggiormente gli interventi per uscire dalla crisi economica sociale . Per adesso sappiamo che la pandemia ha aumentato le disuguaglianze e chi era ricco lo è diventato sempre di più.
Non possiamo fare a meno di notare che l’incarico a Draghi viene conferito in un periodo in cui si parla addirittura di apertura dei ristoranti, di allentamento di misure di tutela, conseguenza questa di una pur buona gestione della pandemia nel nostro Paese. Dai media i ristoratori che muoiono di fame, o gli sbarchi clandestini, vengono relegati a notizie di routine come se il solo incarico a Draghi già migliora tutto. Chissà quante balle ancora dobbiamo assistere da illustri commentatori professionisti . Stanno dalla mattina a notte fonda in tv a dare notizie di altri e commentare le stesse . hanno descritto situazioni fantasiose sapendo che la realtà era un’altra. Hanno discusso per un anno sui banchi a rotelle sapendo che il governo con essi non centra e costituiscono solo un quinto dei banchi totali ordinati dalle scuole, hanno parlato di piano vaccinale inesistente dando corda a quei politici che guarda caso avevano votato in parlamento il piano vaccinale, forse non lo sapevano, e oggi l’italia è tra i primi Paesi come numero di vaccinati.
Addirittura ci tocca leggere le dichiarazioni di Renzi che appoggerà il presidentre incaricato senza se e senza ma. E tutte quelle belle cose evidenziate al governo uscente e che era riuscito a imporre? Di colpo scopriamo che Salvini diventa europeista , o meglio viene bacchettato dagli imprenditori del nord, rappresentati da Giorgetti, di rientrare nei ranghi per ,in un certo qual modo, avere un ruolo nella gestione dei fondi europei , che lui non avrebbe mai presi.
Si assiste a una convergenza di partiti come la Lega e Italia Viva , rappresentanti entrambi dell’establishment politico americano che scelgono l’uomo della finanza mondiale e forse dell’interesse futuro degli USA nel mondo, così da mitigare le piccole aperture a Cina e Russia del governo uscente.
E’ chiaro come Renzi e Salvini stiano spingendo a un appiattimento dei confini tra destra e sinistra politica l’uno per emergere e giustificare la sua futura collocazione politica estranea ai valori del partito che ha diretto fino a pochi anni fa e l’altro per far dimenticare il suo “no euro” e l’estremo sovranismo. Non possiamo certo non notare la posizione della Confindustria bonomiana che intravede finalmente la rimozione degli ostacoli alla loro politica antioperaia almeno questo dalle prime dichiarazioni. E sempre i nostri grandi giornalisti a parlare di grande strategia di Salvini, di vittoria di Renzi grande uomo politico , tutti ormai ubriachi nel parlare di fallimento della politica. Ma se si chiede dove ha fallito la politica non rispondono si trincerano dietro al non essere riusciti a formare un governo , trascurando che cera una forza politica nella maggioranza che il presepe non piaceva e oggi accetta tutto senza se e senza ma.
Non so se questa sommaria analisi personale può rendere l’idea del momento attuale , ma un contributo a una riflessione che la sinistra italiana deve fare. Credo in che in tale situazione il ricorrere al popolo sia la strada maestra , e questo la sinistra deve chiederlo a gran voce, scendere in piazza coinvolgere il suo popolo e chiedere le ELEZIONI subito prima che ancora una volta dobbiamo raccogliere i cocci per ricostruire di nuovo ma non sarà più come prima , sarà la nostra fine.