“Pessimista su come sarà l’autunno nell’emisfero settentrionale”. E’ l’umore di Bill Gates, il fondatore di Microsoft, genio della tecnologia informatica, sugli sviluppi della pandemia da Covid-19 nel prossimo futuro, espresso in un’intervista a “La Stampa”.
“Se non avremo interventi il numero dei morti anche negli Usa tornerà ai livelli della primavera” teme Gates, che tuttavia prevede che “il prossimo anno porteremo giù il numero dei morti e nel 2022 la pandemia finirà”, anche sulla base del fatto che “la notizia buona è che abbiamo diversi vaccini promettenti e potrebbero avere l’autorizzazione all’uso”. “Mi aspetto che due o tre l’avranno”, chiosa.
Quanto all’atteggiamento degli Stati Uniti sui vaccini, Gates dice che gli Usa “sono contraddittori” perché “in termini di ricerca hanno dato più soldi di tutti gli altri messi insieme, moltiplicati per due” mentre per la produzione nei Paesi poveri “non si sono mossi”.
“Io spero ancora – si augura – che questa amministrazione o un’altra che verrò, lo faccia, dedico molto tempo affinché succeda”. Poi Gates attacca Trump: “L’amministrazione non collabora con l’Oms”, afferma Bill Gates, “sono in disaccordo, lo considero un errore”. E Gates afferma anche che ”è increscioso che molte dichiarazioni di Trump “abbiano fatto percepire” una certa contrarietà alla riuscita della sperimentazione sui vaccini.
Quindi il leader della Gates Foundation conclude: “Quando sarà finita. Gli Usa dovranno fare un esame molto approfondito, per capire come prepararsi alla prossima pandemia”.