L’uomo solo al comando di niente
L’uomo che rappresenta appena se stesso e pochi amici dislocati in vari partiti, ha concesso a Repubblica l’ennesima intervista ben reclamizzata. Tutta l’intervista è riassumibile nelle prime tre parole: libertà di voto. Questo resta del grande decisore, dell’uomo solo al comando, del premier che un tempo avrebbe spazzato via tormenti, dubbi, indecisioni e avrebbe (dice lui) restituito al Paese la capacità di comando politico grazie a un solo referendum, il suo, perso peraltro. Libertà di voto. È il modello win-win, vinco sempre, che è l’opposto esatto del modello “decisore” propagandato per anni, a cui persino in molti avevano creduto. Peraltro, libertà di voto a chi? Al 2% dei sondaggi? Ma cosa crede, di parlare al popolo da un balcone? Se non fosse per ‘Repubblica’, che gli scodinzola attorno perché è utile a rompere gli attuali equilibri politici, la sua platea si ridurrebbe a qualche blog personale, e poco più. Troppa grazia.