Eureka! Anche Repubblica è diventata berlusconiana

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Giovanni La Torre
Fonte: i gessetti di Sylos

Eureka! Anche Repubblica è diventata berlusconiana.

Il tentativo di ribaltare mediaticamente, attraverso una molto dubbia intercettazione ambientale, la sentenza definitiva che ha condannato B. rendendolo un pregiudicato, oltre a far urlare nuovamente al complotto i soliti noti, ha avuto anche l’effetto di ingrossare le truppe dei berluscones con l’inserimento importante del giornale Repubblica. In un intervista di oggi al predetto pregiudicato ci sono perle che vanno sottolineate.
Per esempio, dopo la solita affermazione di B sui giudici “che si sono prestati ad operazioni politico-giudiziarie come quella condotta ai miei danni”, l’intervistatore (Carmelo Lopapa) replica tutto comprensivo e contrito: “Lei ne è stato sempre convinto” senza punto interrogativo, come per dire “noi di Repubblica non l’avevamo capito subito come lei, ci scusi”.
Poi viene la domanda delle domande: “Il centrodestra chiede la sua nomina a senatore a vita. La sentenza è ancora valida. Come può esserci un ‘risarcimento politico’?” Eureka! Repubblica si fa portatrice di una richiesta di “risarcimento politico” per il povero B vittima delle toghe rosse. Chissà se prevede anche un risarcimento per tutte le campagne stampa contro B portate avanti negli anni scorsi dallo stesso giornale. Al giornale romano non viene minimamente il dubbio che è il popolo italiano ad attendere un risarcimento per le umiliazioni subite sotto i governi Berlusconi, quando addirittura un capo di stato (Sarkozy) e uno di governo (Merkel) stranieri hanno riso platealmente di lui di fronte alle telecamere di tutto il mondo, olte che per le leggi ad personam e tutto il resto … Tra l’altro attendiamo sempre che venga revocata per indegnità l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Ricordo che la cancellazione dall’albo avviene su decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro per lo Sviluppo Economico, e che Tanzi fu radiato dopo la sola sentenza di primo grado. Non si capisce perché nessun ministro, neanche quelli del M5S, abbiano mai preso l’iniziativa, evidentemente tutti “hanno famiglia”.
Poi viene domandato ancora: “Secondo lei, il governo Conte resisterà all’impatto della crisi economica d’autunno?” e più avanti “In caso di crisi, voi invocate elezioni. Non pensa che invece, alla luce dell’emergenza economica, si creerebbero le condizioni per un governo di unità nazionale? Voi ci stareste?”. E qui verrebbe da cantare “era lì che voleva arrivare …”, anche perché pare che l’intervistatore dopo la domanda abbia fatto con le labbra quella mossa che fece Totò nel film “Totò sceicco” dopo aver pronunciato le parole d’ordine segrete “birra e salsicce” … Pur di fare cadere l’attuale governo, Repubblica abbraccerebbe qualsiasi fede. B ovviamente ha risposto rassicurando il preoccupato giornalista che ci sarà nel momento in cui bisognerà salvare la patria.
Venendo al fatto da cui tutto questo è partito, non possiamo fare a meno di rilevare alcune stranezze. Intanto che questa intercettazione è stata resa pubblica dopo la morte dell’intercettato, e quindi non c’è più possibilità di chiederne conto a chi oltre tutto anni prima aveva sostenuto ufficialmente e formalmente la tesi opposta, essendo stato relatore e firmatario della sentenza di condanna. In questo modo uno potrebbe anche pensare che parlava con una pistola, o qualcos’altro, puntata alla testa. Poi va detto che non sappiamo nulla sulle caratteristiche tecniche della bobina, cioè se è stata smontata e rimontata.
Ma quello che più mi preme mettere in evidenza è la grave stranezza di un condannato che convoca presso di sé un giudice che l’ha giudicato per fargli dichiarare qualcosa di opposto a quello sostenuto nell’ambito delle sue funzioni, e che detto magistrato si rechi obbediente all’incontro. Questo dimostra che se in Italia esiste un problema di dipendenza della magistratura dalla politica, esso va individuato nell’ambito del centrodestra.

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