Il disco rotto del Sindaco d’Italia
È ripartita la solfa renziana del Sindaco d’Italia. Come se il problema fosse garantire l’inamovibilità di qualcuno al potere, e come se bastasse incollare la poltrona sul sedere di un supposto “vincente” per garantire il bene comune.
In realtà la politica non rinasce perché uno gonfio e tronfio si incatena a Palazzo Chigi indisturbato a fare dirette facebook, ma perché si costruisce una coalizione, si fissano obiettivi, si indicano valori, si rafforza la rappresentanza, si ridà centralità al Parlamento, si alza il livello della mediazione politica, si incentiva la partecipazione, si tenta di dare un ordine produttivo ai conflitti invece di farli deflagrare su se stessi, si governa a fianco di chi esprime disagio e sofferenza sociale.
Più che di un Sindaco d’Italia avremmo bisogno di un bel Consiglio Comunale d’Italia, forte e agguerrito, che sappia rappresentare la polis, non chiamarla solo al voto ogni cinque anni nello strepitio dei media.