“I centri estivi” nell’anno del coronavirus

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Marianna Sturba

Lo Stato Italiano sostiene e finanzia i centri estivi quale luogo di nuovo incontro e socialità dei bambini. I comuni hanno il dovere, il compito di selezionare i progetti finanziabili in funzione della tutela della salute dei minori e del tipo di servizio offerto.
Sinistra per Subiaco intende sollecitare una riflessione su tale tema evidenziando il coinvolgimento di enti, quale la scuola, in questo progetto. Sappiamo che le istituzioni scolastiche stanno lavorando alla progettazione di un loro intervento. Noi riteniamo invece necessario che l’istituzione scolastica si tenga fuori da questo progetto affinché tutte le risorse destinate a questa seconda fase E alla ripresa della socialità ricadano sulle associazioni culturali, sportive di promozione sociale ecc e fattorie didattiche, che fino ad oggi sono state fortemente danneggiate dal covid avendo dovuto sospendere ogni loro iniziativa. Riteniamo necessario che, qualora la scuola fosse interessata a partecipare dando il proprio contributo, lo declini dando la propria disponibilità, fatta di interventi specialistici, all’interno delle iniziative messe in campo dagli altri attori territoriali.
È bellissimo sapere che ci sono insegnanti e dirigenti scolastici disponibili ad impegnarsi in attività extra rispetto al proprio ruolo, per il bene del territorio e dei propri bambini e ragazzi, ma ad oggi la tutela maggiore va garantita a quelle associazioni che in queste attività hanno sempre operato con professionalità ed attenzione, sicuramente la buona volontà degli insegnanti può essere un arricchimento dei progetti messi in campo però dagli altri partecipanti.
Auspichiamo che la scuola non sia un antagonista rispetto agli attori del settore nel territorio, ma piuttosto un partner che offra la propria specifica competenza all’interno delle loro progettazioni.
Va da sé che se la scuola organizza qualcosa di autonomo, diventi suo malgrado, ente che sottrae partecipazione alle altre realtà; altro è se invece la presenza della “scuola” sia riconoscibile nei vari progetti presentati quale trait d’union fra le diverse realtà nel suo ruolo importante di prima agenzia educativa. Chiediamo pertanto all’amministrazione Comunale che:
1. Le risorse e la partecipazione siano interamente destinate alle associazioni sportive e di promozione culturale e alle fattorie didattiche
2.che la partecipazione della scuola sia all’interno delle attività progettate dagli altri gruppi, al fine di potenziare senza togliere loro l’utenza del servizio.

Noi crediamo fortemente che anche nella propria volontarietà è presente un valore ETICO, che non può non valutare l’effetto del proprio agire sugli altri.

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