Fonte: i gessetti di Sylos
In queste settimane si è continuamente inneggiato al fatto di aver messo nell’angolo Salvini impedendogli di governare, di aver impedito il ritorno del fascismo e cose simili. L’ennesimo caso di “voto contro”, per impedire che qualcuno faccia…, dopo quello contro Berlusconi e di B. contro i comunisti, poi contro i 5S e così via, e noi poveri elettori che attendiamo invano che qualcuno, in particolare il Pd, ci indichi qualcosa che ci faccia votare PER qualcosa.
Sennonché dobbiamo notare che in realtà Salvini comanda come prima. Ci si aspettava che con il governo giallorosso finalmente avremmo avuto la legge sullo ius soli, o ius culturae che dir si voglia, e comunque grande legge di civiltà, ebbene subito è saltato un onorevole Pinko Pallino (mi sembra renziano) per dire che sì, la legge sarebbe giusta, ma approvandola ora si farebbe un favore a Salvini e quindi: via! cassata dall’agenda governativa.
Il ministro dell’economia aveva accennato alla possibilità di rimodulare alcune aliquote Iva, ma subito un altro onorevole Pinko Palla ha urlato: No! Si farebbe un favore a Salvini. E anche questo intendimento governativo è stato cancellato. Attenzione: non sto dicendo che sarebbe stata giusta quella rimodulazione, anche perché non si conoscevano i dettagli, ma solo che anche in questo caso a “decidere” è stato Salvini. Quindi Salvini comanda e decide ancora.
Quanto a Renzi, i primi passi del suo partito, e di lui in particolare, ci dicono che si dedicherà allo sport preferito dai politici e dai partiti mezze tacche italiani, la politica corsara dell’ago della bilancia, che nella storia italiana ha uno sbocco ben preciso: il trasformismo. Un indice di questo atteggiamento è per esempio la caparbietà con la quale si sta intestando il merito del mancato aumento dell’Iva. Cosucce, anziché occuparsi di un disegno globale per il paese. Da oggi inaugurerò una nuova espressione: i “ciccaroli della politica”. A Roma venivano chiamati “ciccaroli”(oggi non esistono più) coloro che non potendosi permettere le sigarette, raccoglievano le cicche per terra e con il tabacco ancora non bruciato, e con una cartina, si facevano una loro sigaretta. Ecco, quelli che per racimolare qualche voto sbandierano vittorie risibili, illusorie, e non pensano in grande alla politica, d’ora in poi li chiamerò i “ciccaroli della politica”. Renzi è già su questa strada, anzi, è già sulla strada a raccogliere cicche.