Fonte: Facebook
Non tira aria buona dalle parti di Palazzo Chigi. Per una serie di motivi. La situazione economica che non va bene, con le stime di crescita sempre più contenute e, di fatto, vicine allo zero. Le riforme istituzionali che sembrano meno facili di quanto non sembrasse. Il ritorno di Berlusconi, dopo la recente assoluzione. L’ipotesi di una riunificazione del centrodestra, con possibile richiesta, vedrete, di un rimpasto di governo. L’appuntamento mancato con l’ex Cavaliere, per un’indisposizione che sa tanto di scusa. È presto dirlo, ma se la situazione precipitasse, se Renzi decidesse di sfilarsi addossando all’universo mondo le responsabilità del disastro, se improvvisamente si aprisse una crisi istituzionale con eventuali dimissioni del Presidente, noi un Piano B ce l’avremmo? Un Piano B, una soluzione politica anche posticcia, di corto respiro, anche solo per non restare con le mani in mano? A me pare di no. Mi guardo attorno e vedo taluni carri semivuoti e uno soltanto stracolmo di gggente (della prima, seconda, terza, ennesima ora), ben oltre i limiti di peso consentiti. Be’, se venisse il momento, il punto dirimente, se tutto saltasse, noi che si fa, si attende che la gente scenda da quel carro in modo ordinato e poi, con comodo, si decide? Oppure si improvvisa? O peggio si fa melina? E magari nel frattempo la destra, data per spacciata dal renzismo, si ‘riaccoccola’ sulla poltrona e fa ripartire le sue danze?