Fonte: Uomini e Business
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di GIUSEPPE TURANI –
Di Maio non capisce che il problema più urgente non è punire i Benetton, ma ricostruire il ponte, vitale per Genova e per l’economia italiana.
Non ha ancora capito, perché è mosso solo da istinti di vendetta e di propaganda, che quel ponte era vitale per l’economia italiana e per il porto di Genova. Senza quel ponte tutto si complica. Soffre la città, soffre il turismo e soprattutto soffrono i traffici che dal porto si diramano in tutto il Nord del paese, dove si produce.
La cosa più urgente, quindi, non è punire i Benetton (per colpe che forse hanno o forse no). Le inchieste sono in corso e alla fine qualche verità verrà a galla.
La cosa più urgente è ricostruire quel ponte. Si deve chiedere alla società Autostrade (che già si è offerta) di ricostruire quel viadotto, magari in ferro, nel giro di 5 mesi, a sue spese naturalmente. Quindi niente revoca, ma avvio delle inchieste e intanto il ponte viene ricostruito, in attesa che la realizzazione della Gronda, contro la quale il Movimento 5 stelle si è battuto come un leone irridendo gli avversari, venga realizzata, sempre a opera di Autostrade.
Questo capirebbe un normale cretino: oggi Autostrade è un tassello fondamentale per la rinascita veloce di Genova. E quindi mettiamola al lavoro. Se poi si scoprirà che ha delle responsabilità, pagherà quello che deve pagare. Ma adesso ricostruisca quel ponte e lo facci bene e in fretta, a sue spese.
Questo capirebbe anche un normale cretino, ma Di Maio…