Il Volto

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Matteo Della Torre
Fonte: Uomoplanetario.org

di Matteo Della Torre – 17 luglio 2018

Se un giorno una donna venuta da lontano si presentasse alla soglia di un cuore sordo alla voce della coscienza ed assumesse il volto dei miliardi di esclusi che esigono giustizia e languono stremati ai margini del consorzio umano, oppressi dalla tirannia del dio denaro; e mutando di aspetto mostrasse il volto delle vittime di guerre grondanti sangue, il grido della natura stuprata dall’insensatezza dell’uomo del progresso; e se, per avventura, nel palmo della sua mano si potessero raffigurare i tetri meandri delle miserie spirituali di quanti sono abbrutiti dall’idolatria di Mammona, asserviti alle leggi del possesso, abbandonati al pensiero siero debole, al nonsenso e all’indifferenza nei confronti delle sofferenze di milione di esseri umani, e percepire i lamenti che si levano, alti fino al cielo, dai bassifondi reietti della storia; riuscirebbe a fondere come cera al fuoco anche un cuore indurito come la pietra, a commuovere, a turbare la coscienza, a scuotere i recessi profondi dell’animo umano?

L’apparizione di questa donna, con il volto sfigurato da «segni evidenti di morte, dovrebbe provocare un tale shock che ci obbliga a cambiare», dovrebbe impregnarci delle sue sofferenze, farci saltare dalle nostre comode poltrone, arsi dall’inquieta sollecitudine per le sorti di chi giace sotto il peso di questa grave ingiustizia, per schierarci e spingerci all’intima esigenza di un profondo rinnovamento, fatto di piccoli gesti quotidiani, per contribuire ad edificare un mondo meno feroce.

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