Internetday, l’Italia si scopre ancora in ritardo

per ElenaVe
Autore originale del testo: Elena Vertignano

24 maggio 2017

Il 30 aprile scorso è stato festeggiato il 31esimo compleanno di Internet in Italia: era infatti il 1986 quando dal Centro nazionale universitario di calcolo elettronico di Pisa fu inviato il primo segnale via satellite alla rete globale, e ancora oggi si celebra la data con un evento commemorativo, che è servito a fare il punto sullo sviluppo della rivoluzione digitale in Italia.

Ancora giovane a 31 anni

A 31 anni di distanza, Internet sembra essere ancora uno strumento giovane e in continua evoluzione, e soprattutto nel nostro Paese sono ancora molte le sfide da affrontare. L’Italia infatti appare in ritardo nel campo dell’innovazione tecnologica anche se, grazie al piano nazionale Industria 4.0 e ad alcuni strumenti inseriti nella legge di bilancio 2017, si sta andando nella direzione giusta.

Le classifiche inchiodano l’Italia

Sono gli ultimi report sul settore a segnalare le principali criticità del Paese: la classifica del World economic forum, che valuta l’impatto della società dell’informazione sulla competitività, ci piazza in 45esima posizione sui 139 esaminati in totale, indicando come “preoccupanti” i ritardi nella valorizzazione delle politiche in favore dell’ICT (dove siamo al posto numero 108).

Qualcosa migliora

Anche a livello europeo le cose non vanno meglio: l’ultimo report Desi della Commissione Europea, che misura il tasso di sviluppo nei campi del Digitale, dell’Economia e della Società, relega l’Italia al 25esimo posto su 28 Stati, pur segnalando un buon incremento dei risultati relativi all’eCommerce. Nell’ultimo anno, infatti, gli utenti italiani hanno scelto sempre più la convenienza degli acquisti online, spinti anche dalla diffusione delle piattaforme a disposizione.

La diffusione dell’eCommerce

L’ambito che continua a essere il preferito per i propri acquisti sul Web è quello della tecnologia: e se fino a qualche anno fa era soprattutto Amazon a concentrare gli interessi dei clienti, oggi anche i player “tradizionali” hanno compreso l’importanza di rivolgersi alla platea del Web. Un esempio arriva da Unieuro, che oltre a spingere sulla rete di negozi fisici dedica attenzione anche al proprio portale, dove velocizzare le operazioni. Gli eShopper più abili poi possono approfittare anche delle occasioni di sconto rappresentate dai coupon promozionali presenti sui siti di codici sconto, che consentono di ridurre il prezzo finale dei prodotti visualizzati online.

Gli italiani pessimisti sulle criticità del Paese

Oltre agli studi e alle analisi “ufficiali”, il ritardo dell’Italia sul fronte dell’innovazione sembra essere percepito in modo diffuso anche dalla popolazione stessa: proprio nel corso dell’ultimo Internet Day, infatti, sono stati resi noti i risultati di un sondaggio che confermano come ci sia una ampia consapevolezza delle criticità che affronta il Paese su questi temi. La maggioranza relativa degli intervistati (pari al 44,6%) ritiene infatti che il Belpaese non stia riuscendo a tenere il passo dei paesi più avanzati in tema di innovazione, pur a fronte di alcune eccellenze.

Platea piuttosto variegata

Accanto a questi “pessimisti” assoluti c’è poi una quota, comunque consistente (circa il 30%) che invece vede soprattutto i miglioramenti in atto di un’Italia stia cambiando, pur se soltanto grazie al traino di quanto avviene all’estero. I più ottimisti sono circa il 10%, ovvero gli italiani che considerano ridotto negli ultimi anni il gap cumulato in passato, a cui fanno da contraltare un ulteriore un 15,3% di “iper-critici“, che è convinto che il Paese stia perdendo ancora colpi e sprofondando tra quelli più arretrati d’Europa.

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