di Luigi Altea, 6 febbraio 2017
Vincenzo Boccia è il presidente di Confindustria.
In pratica è il presidente dei presidenti, l’amministratore delegato degli amministratori delegati, il direttore generale dei direttori generali.
Essendo Confindustria il sindacato degli industriali, dei banchieri, degli imprenditori, e cioè dei padroni, Vincenzo Boccia è a tutti gli effetti un sindacalista.
E lotta insieme ai suoi.
Ha cercato di tirare la volata a Renzi per l’approvazione delle cosiddette riforme: bocciate!
Ha svolto un’intensa campagna referendaria, minacciando il crollo degli investimenti se avesse vinto il No, e perorando la vittoria del SI: bocciato.
Da buon sindacalista, Boccia non poteva non difendere l’amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti: bocciato dal Tribunale di Lucca.
Ora, il presidente Boccia è tornato alla sua missione principale che, a dispetto del suo nome, consiste nel promuovere la crescita delle aziende della sua confederazione.
Più precisamente deve far aumentare la competitività delle imprese.
Com-pe-ti-ti-vi-tà è una parola difficile, anche da pronunciare.
Io devo scandirla, sillaba per sillaba, per riuscire a dirla correttamente.
Boccia, invece, e con lui i suoi colleghi sindacalisti, la ripetono in continuazione e senza mai un inciampo…
Mi chiedo come facciano a dire “competitività” velocissimamente, senza sbagliare, e avendo ancora un po’ di caviale nella bocca!
Comunque, quella parola difficile da pronunciare, è facile da comprendere.
Per i lavoratori vuol dire lavorare di più e guadagnare di meno.
Per i padroni significa realizzare maggiori profitti, con costi minori.
E’ semplice.
Non c’è da meravigliarsi di nulla.
Neppure della simpatia per Matteo Renzi.
Sorprende, invece, che questa “operazione” venga chiamata competitività, visto che rende più competitivi lor signori nei mercati, ma molto meno competitivi i lavoratori nei supermercati.
Ma soprattutto stupisce, e rattrista, che i sindacati, quelli veri, quelli dei lavoratori, non riescano a trovare un’autentica unità, la sola capace di renderli davvero com-pe-ti-ti-vi, e di metterli in condizione di mandare la boccia in buca.