di Luigi Altea, 15 gennaio 2017
Si è svolta ieri a Milano l’ennesima manifestazione di Forza Nuova, nota organizzazione neofascista.
La parata si è tenuta “legalmente”, essendo stata autorizzata dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Contemporaneamente, in un’altra piazza milanese, si è tenuto un presidio antifascista di protesta, organizzato dall’ANPI e dai Sindacati, al quale hanno partecipato anche esponenti del PD, oltre che i giovani dei centri sociali.
E, puntualmente, si è ripetuto un paradosso…
Forza Nuova, più che un movimento politico, è una delle tante scorie della Storia, che la democrazia non ha voluto smaltire.
Il Comitato per la sicurezza, che ancora una volta ha concesso l’autorizzazione, è composto dal Prefetto, dal Questore, dai comandanti provinciali dei Carabinieri, delle Guardie di Finanza e della Forestale, oltre che dal sindaco di Milano.
Il sindaco è del PD, gli altri sono stati nominati dal Governo del PD.
In Piazza Fontana, a protestare, c’era Majorino, assessore PD del sindaco Sala del PD, e l’On. Fiano, parlamentare del PD, nonché entusiasta sostenitore del Governo PD…
Credo che sarebbe ragionevole, anziché protestare in piazza, che Majorino chiedesse a Sala, la prossima volta, di negare l’autorizzazione, e che Fiano, che nel partito è una “autorità” sui problemi della sicurezza, facesse arrivare al Prefetto e al Questore un messaggio non equivoco.
Ma non succederà, e in futuro si ripeterà l’ipocrisia: il Governo, col suo braccio “armato”, continuerà ad autorizzare le manifestazioni fasciste, e contemporaneamente tenderà l’altro braccio alle organizzazioni antifasciste…
Al fondo dell’inganno c’è la paura di una maggiore violenza e di più gravi conseguenze, se queste parate fossero proibite.
Tanto vale, quindi, autorizzarle, benché in violazione della Costituzione antifascista, e delle leggi vigenti…
Ecco, la paura!
Quante volte si rinuncia a vincere solo per paura di perdere.
Eppure tutti sappiamo che un Paese non è libero, quando ha paura.
La paura è la paralisi della democrazia, la paura atrofizza la vita.
Per paura si rinuncia a nuove ipotesi di umanità.
Una grande parte del mondo è diventata un immenso e ininterrotto gemito di pianto.
Coloro che dovrebbero promuovere un’insurrezione della tenerezza, sono caduti dentro il pozzo della paura.
E si difendono alzando muri, lasciando spazio ai violenti, quasi fossero dei chiavistelli a ulteriore protezione delle nostre porte blindate…
Poco alla volta, per paura, ci ritroveremo rinchiusi dietro le sbarre delle prigioni, che ci siamo costruite con le nostre stesse mani.