Questione morale 2.0

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea  23 maggio 2016

La sinistra PD ha sempre condotto un’opposizione a Renzi con scarsa determinazione e con molta discrezione…

Oggi, forse, comincia ad accorgersi che la questione morale che investe il Pd, non è solo la corruzione, testimoniata dalla cronaca quotidiana, ma la concezione del potere e il suo spregiudicato esercizio, da parte del Segretario/Presidente del Consiglio.

Riforme e leggi imposte a colpi di maggioranza e con voti di fiducia; giornali e giornalisti normalizzati o omologati al pensiero dominante; Radio e TV costrette all’obbedienza e inserite nell’annunciato successo del trionfatore; Sindacati derisi e intimoriti, sottoposti a continui avvertimenti; alleanze opache e scellerate; conflitti d’interesse occultati e negati; nomine risarcitorie di fedeltà antiche o future.

E ora, prima della battaglia finale, una propaganda violenta e istrionesca, una campagna pubblicitaria astuta e ingannevole, che utilizza falsamente perfino l’immagine e la memoria dei morti, sovvertendo ogni valore umano, ogni senso del limite e della decenza.

Testimonials di punta, chiamati a reclamizzare la merce, sono una giovane ragazza, in conflitto permanente con l’intelligenza, e un vecchio monarca inverecondo, che non rinuncia a esibirsi nell’avanspettacolo di prima serata.

Questa è la “questione morale 2.0” del partito al governo!

Se c’è ancora qualcuno nel PD disposto a pagare un prezzo, e far argine alla deriva, questo è il momento perché esca allo scoperto…

Occorre una reazione forte, che faccia naufragare il disegno di chi vuole far leva sulle debolezze degli italiani: la mutevolezza di carattere, il cedimento alle lusinghe del più forte, la propensione all’intermittenza delle casacche, la viltà manifesta o occulta.

Cari ex compagni del PD, anche per voi è arrivata l’ora della responsabilità e della scelta.

E’ finito il tempo dell’illusione di poter collaborare col renzismo senza diventarne complici.

A Ottobre si va senza alibi: o di qua o di là.

O Sì o NO!

qua

 

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