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di Lucia Del Grosso – 9 aprile 2016
Oggi incrocio le interviste di due grandi vecchi della sinistra: Luciana Castellina su “Il Manifesto” e “Emanuele Macaluso su Repubblica”.
Dice la Castellina, che il cielo ce la conservi, che la sinistra ha bisogno della democrazia come i pesci dell’acqua. Le serve per correggere per mezzo della politica le ingiustizie del mercato e per combattere l’arroganza dei più forti.
La destra non ha questo impellente bisogno perché rappresenta appunto i più forti.
Dice Macaluso che Renzi è una delusione (eufemismo), ma siccome oltre il PD non c’è niente, allora per uscire da questo abisso Renzi dovrebbe fare squadra (addio narrazione “uomo solo al comando), ricostruire il partito (dopo che l’ha sfasciato), di dotarsi di una classe dirigente competente (dovrebbe incominciare ad essere competente lui per poter riconoscere i competenti), ecc. ecc. Insomma Renzi non dovrebbe fare Renzi (auguri).
Macaluso è uomo autenticamente democratico e tutta la sua storia lo dimostra, porta le stimmate di quello che ha subito in gioventù dall’autoritarismo, leggetevi la sua biografia.
Ma il suo eccesso di realismo politico, e conseguente sacro terrore di involuzioni della democrazia nel post-Renzi, non gli permettono di cogliere una torsione postdemocratica già in atto di cui Renzi è acceleratore più di Berlusconi, il quale almeno aveva uno straccetto di opposizione, che invece la Castellina vede lucidamente.
L’oltre il PD che non c’è di Macaluso realizza già le condizioni denunciate dalla Castellina, siamo già nel baratro e il PD di Renzi non è il freno, è la spinta.
E che cosa si fa quando qualcosa di necessario non c’è? Lo si costruisce. Con quello che c’è: se il percorso è avanzato, bene, se no si riparte dall’inizio facendo i conti passo per passo con tutto il percorso che ha condotto alla sconfitta. Per non ripetere gli errori. Niente è dato già dall’inizio dei tempi: negarlo ricorda il creazionismo, avete presente quella bizzarra teoria che se ne strafotte di fossili e ritrovamenti di ossa e vuole convincere che tutte le specie viventi siano state create così come le vediamo ora? Un’opinione come un’altra, ma che non appartiene alla sinistra.
Il guaio è che questa corrente neocreazionista della sinistra per la quale non può esistere altro che la sinistra che già c’è (cioè quel capolavoro che è il PD) evidentemente non è disposta a mettere in discussione la sua storia, né personale né collettiva. Come se questa deriva fosse già scritta nell’ordine naturale delle cose, il PD è la migliore sinistra possibile, peccato che Renzi è Renzi, ma se Renzi smette di fare Renzi il cielo torna sereno. Come se appartenesse al disegno imperscrutabile della divinità l’assurdo storico della sinistra, erede dei soggetti politici che hanno consentito lo sviluppo della democrazia in Italia, al governo e contemporaneamente un indebolimento e svilimento della democrazia.
Pazienza se questa testarda renitenza a rileggere i passaggi sbagliati del passato ci stiano conducendo là dove indica la Castellina. L’importante è mettersi l’animo in pace, quello che è stato, è stato.
Che il cielo ci conservi a lungo la Castellina. Che il cielo ci conservi a lungo pure Macaluso. Ma con qualche raffreddore (cit.).