Autore originale del testo: Vecchia Talpa
Url fonte: http://vecchia-talpa.blogspot.it
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di Vecchia Talpa 17 febbraio 2016
E’ sfibrante cercare di fare luce sulle cazzate che Renzi, confermate da Boeri sua longa manus all’INPS , spara di volta in volta sull’occupazione. 764mila posti stabili creati.
Intanto tocca ripetere in maniera noiosa che non di tratta di nuovi posti di lavoro. D’altra parte come è possibile che in un paese che ha la strabiliante crescita del PIL dello 0,6% , possa creare nuovi posti di lavoro?
L’imprenditore è un mestiere pragmatico. Assumo se c’è qualcosa da produrre, vendere e fare profitto, oppure perché ci guadagno in altro modo.
L’imprenditore è un mestiere pragmatico. Assumo se c’è qualcosa da produrre, vendere e fare profitto, oppure perché ci guadagno in altro modo.
Appunto.
Anche il Sole 24 Ore è stato costretto ad ammetterlo. Annunciando il dato ha scritto di nuovi contratti a tempo indeterminato (più corretto dire a tempo indeterminato da confermare, nel frattempo sono contratti precari ovvero a tutele crescenti) grazie agli incentivi.
Ecco la chiave di volta, la motivazione di questo dato.
Si tratta dunque di contratti trasformati per poter usufruire degli incentivi ( 8000 euro e sgravi sui contributi). Un altro dato a conferma?
A dicembre si è avuto un boom di assunzioni nonostante la crescita sia stata dello 0,1%. A cosa è dovuto allora?
A gennaio 2016 gli sgravi dei contributi scendono a “soli” 3000 euro, e pertanto c’è stata la corsa per prendere l’ultimo treno!
Accanto a queste assunzioni vi è un boom di voucher. Che è una forma tipica di assunzioni “una botta e via.”
Sì, ma qualcuno potrà anche dire che meglio questo che niente!
Sì, intanto chiamiamo le cose per quel che sono.
Non sono posti di lavoro, non è crescita , ma precarietà e circolarità di lavoratori intorno agli stessi posti di lavoro, o meglio a posti di lavoro sempre minori.
Infatti i dati occorre che si leggano in maniera completa. Accanto a questo dato non diminuisce la disoccupazione e sopratutto aumenta la disoccupazione giovanile, e aumentano gli inattivi.
A dimostrazione che vi è solo una circolarità di lavoratori, che passano da un tipo di contratto ad un altro, ma nessun aumento. E se diminuisce la disoccupazione aumentano però gli inattivi. Se i dati si prendono nel breve periodo.
Anche il Sole 24 Ore è stato costretto ad ammetterlo. Annunciando il dato ha scritto di nuovi contratti a tempo indeterminato (più corretto dire a tempo indeterminato da confermare, nel frattempo sono contratti precari ovvero a tutele crescenti) grazie agli incentivi.
Ecco la chiave di volta, la motivazione di questo dato.
Si tratta dunque di contratti trasformati per poter usufruire degli incentivi ( 8000 euro e sgravi sui contributi). Un altro dato a conferma?
A dicembre si è avuto un boom di assunzioni nonostante la crescita sia stata dello 0,1%. A cosa è dovuto allora?
A gennaio 2016 gli sgravi dei contributi scendono a “soli” 3000 euro, e pertanto c’è stata la corsa per prendere l’ultimo treno!
Accanto a queste assunzioni vi è un boom di voucher. Che è una forma tipica di assunzioni “una botta e via.”
Sì, ma qualcuno potrà anche dire che meglio questo che niente!
Sì, intanto chiamiamo le cose per quel che sono.
Non sono posti di lavoro, non è crescita , ma precarietà e circolarità di lavoratori intorno agli stessi posti di lavoro, o meglio a posti di lavoro sempre minori.
Infatti i dati occorre che si leggano in maniera completa. Accanto a questo dato non diminuisce la disoccupazione e sopratutto aumenta la disoccupazione giovanile, e aumentano gli inattivi.
A dimostrazione che vi è solo una circolarità di lavoratori, che passano da un tipo di contratto ad un altro, ma nessun aumento. E se diminuisce la disoccupazione aumentano però gli inattivi. Se i dati si prendono nel breve periodo.
Quei lavoratori sono pagati dalla tassazione generale, sono soldi pubblici, che remunerano sia i lavoratori sia i datori di lavoro. Non è valore aggiunto che si crea, ma solo trasferimento e assistenzialismo.
Per quanto durerà?
Per quanto durerà?
Quelle risorse non sono prelevati da fondi strutturati, ma ogni anno, di anno in anno occorre che nel DEF venga trovato da qualche altra parte dove prendere quelle risorse. Una tassa là, una tassa qua, togliere dalla Sanità, dal welfare per destinarli agli incentivi. Quando non sapranno più da dove prendere quei soldi finirà la pacchia. Ma sarà un problema per noi e per chi sostituirà Renzi.