La sinistra si fa: il percorso di Possibile entra nel vivo

per Gabriella
Autore originale del testo: Possibile - Andrea Colli
Url fonte: http://www.possibile.com/la-sinistra-si-fa-il-percorso-di-possibile-entra-nel-vivo/

CIVATI CON I SUOI COMITATI DAL BASSO, VENDOLA CON GLI EX PD DALL’ALTO.
I giochi sembrano dunque fatti. Il documento di Civati è chiaro: “Il 31 ottobre concluderemo la fase fondativa di Possibile, ed inizierà la sua costituzione in soggetto politico vero e proprio”. L’appuntamento è per il 21 novembre a Napoli. Possibile va fiera dei suoi 5000 aderenti, 200 comitati e soprattutto delle 300 mila firme raccolte. CON MOLTA PIÙ difficoltà prende forma “l’altra cosa”, al momento con la formazione di un unico gruppo parlamentare tra i deputati di Sel e parlamentari ex Pd, un raggruppamento di esponenti di vertice mentre Possibile nasce dal basso e tra la gente. (Andrea Colli)

 da POSSIBILE:

“La sinistra si fa, non si dice”: sulla base di questo assunto abbiamo vissuto questi primi mesi di Possibile, e fedeli alla medesima convinzione ci apprestiamo a fare un primo bilancio e ad affrontare i nostri prossimi passi.

Possibile viaggia verso i 5mila iscritti, registrati online, tutti tracciati e verificati, e oltre 200 comitati, una media di due comitati per provincia, in tutte le province, in tutto il paese, tutti realizzati in una sola estate, dallo scorso 21 giugno. Con un modello di sostentamento autofinanziato, senza sponsor occulti.

Abbiamo preferito l’attivismo e il contatto con le persone al dibattito interno e limitato ai soliti, e proponiamo di proseguire per questa strada: ci definiscono le campagne che portiamo avanti, dalla cannabis al fine vita, dal reddito di cittadinanza alla democrazia.

Con questo spirito, abbiamo promosso una campagna e una raccolta referendaria straordinarie, che ci hanno permesso di entrare in contatto con centinaia di migliaia di persone, e che dimostrano che è possibile tornare nelle piazze. E ci torneremo.

Siamo prossimi a dotarci di una piattaforma democratica per la mobilitazione e la votazione (che nessun partito o movimento ha, al momento), con il metodo più accessibile e trasparente, verificato costantemente da un comitato di garanzia: chi aderisce a Possibile potrà votare e decidere sulle questioni locali e nazionali, sulle alleanze politiche e programmatiche, sulla selezione dei rappresentanti a tutti i livelli.

Lavoriamo sui temi, sull’agenda politica, a partire da un comitato scientifico che approfondisce le questioni fondamentali, secondo i valori altrettanto fondamentali del movimento e le sollecitazioni degli iscritti e dei comitati. Un lavoro programmatico che si declina nelle città e nelle comunità.

Ci diamo l’obbiettivo di avere per ogni comitato in ogni località d’Italia un progetto specifico da promuovere nella propria città, in collegamento con progetti analoghi e con il comitato scientifico.

Proponiamo di batterci per l’uguaglianza, per il rispetto dei diritti, per la promozione della partecipazione democratica, per un nuovo modello di sviluppo e per restituire senso alla parola innovazione, che esiste solo se è anche (e soprattutto) culturale e sociale.

Ci proponiamo di realizzare un programma di governo (che muova dai punti del Patto repubblicano), promuovendo la partecipazione democratica dei cittadini, la credibilità delle istituzioni.

Siamo per l’introduzione di nuove politiche di sviluppo che puntino sull’ambiente, l’istituzione del reddito minimo garantito, per la progressività fiscale, per l’introduzione di una tassa di successione più seria, per il conflitto di interessi e una concorrenza leale, per l’autonomia locale, per la legalizzazione della cannabis, per l’introduzione del matrimonio egualitario, per una legge sul fine-vita. Il nostro orizzonte è immediatamente europeo.

Siamo contro il trasformismo, contro il partito della nazione che dimentica la nazione, per posizioni limpide e maturate attraverso il consenso informato dei cittadini.

Il 31 ottobre concluderemo, come previsto, la fase fondativa di Possibile, ed inizierà quindi la sua costituzione in soggetto politico vero e proprio, con la partecipazione di coloro che si sono tesserati in questi mesi e dei comitati che finora si sono costituiti in tutta Italia, e che saranno convocati in assemblea a Napoli sabato 21 novembre.

Ecco di seguito i passaggi e le scadenze riguardanti le prossime tappe:

Entro il 31 ottobre

– verifica dei comitati in via di creazione e di quelli rimasti in sospeso con l’approvazione e il versamento delle quote, per garantire che lo svolgimento della discussione all’interno di Possibile avvenga nella massima regolarità;

– sollecito agli iscritti che ancora non hanno aderito a nessun comitato a sceglierne uno, e se necessario assegnazione con un sistema automatico di distribuzione per prossimità, questo per garantire a ogni iscritto almeno un riferimento territoriale;

– ulteriore impulso al tesseramento di chi è “sulla soglia” e alla creazione di nuovi comitati.

Entro il 5 novembre

– fotografia del numero complessivo di iscritti e di comitati

– pubblicazione, dal lavoro congiunto dei due comitati nazionali, dei seguenti documenti:

1 – un documento contenente le linee guida proposte per la realizzazione dello statuto, che saranno sottoposte alla discussione all’interno dei comitati

2 – una serie di delibere tematiche, anch’esse successivamente emendabili, riguardanti questioni di agenda politica, scritte con lo scopo di facilitare la discussione tra iscritti e comitati nei territori.

3 – un regolamento per l’assemblea fissata a Napoli per sabato 21 novembre.

Entro il 15 novembre

– i contributi e gli emendamenti di iscritti e comitati alle linee guida dello statuto possono essere inviati astatuto@possibile.com, e saranno tenuti presente nella stesura della versione che sarà presentata in assemblea

– i singoli comitati discutono le linee guida e gli altri documenti proposti, inoltre eleggono, in proporzione al numero di iscritti, e comunicano all’organizzazione nazionale i delegati con diritto di voto all’assemblea di Napoli.

Sabato 21 novembre

– la partecipazione all’assemblea di Napoli è libera; i delegati eletti dai comitati voteranno su:

1 – la parte di statuto che deve essere depositata a norma di legge entro fine novembre, comprendente un aggiornamento del regolamento attualmente in vigore

2 – le delibere tematiche

3 – il regolamento congressuale per la discussione nei mesi seguenti sulla parte estesa dello statuto e l’elezione degli organismi dirigenti di Possibile

– nella stessa occasione verranno prorogati fino al termine della fase costituente i comitati nazionali temporanei, saranno stabiliti i garanti della partecipazione, e sarà presentata una piattaforma online per il voto degli iscritti (che in seguito verrà sviluppata per includere anche altre funzionalità).

Entro il 30 novembre

Il documento statutario approvato dall’assemblea, secondo i termini di legge, viene depositato.

Da dicembre a febbraio

Nell’intento di mantenere l’evoluzione di Possibile aperta, un work in progress integrabile nel tempo dal contributo di tutti, la discussione sull’organizzazione di Possibile e sulla versione estesa della sua carta statutaria proseguirà quindi nei comitati, con l’elaborazione (a partire dalle linee guida approvate in assemblea) di nuovi contributi e l’elezione degli organismi dirigenti definitivi.

Civati (1)

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