Migranti. Polemiche d’agosto e si continua a morire

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Giangiuseppe Gattuso
Fonte: politicaPrima
Url fonte: http://www.politicaprima.com/2015/08/migranti-polemiche-dagosto-e-si.html

Salvini_Galantino Papadi Giangiuseppe Gattuso – 15 agosto 2015

Trasmissioni televisive in onda senza soluzione di continuità. Inchieste e servizi giornalistici, reportage, tutti quasi tutti, con una linea comune.

Preoccupazione, allarme, speculazioni, scandali, e, principalmente, con il preciso obiettivo di colpire la pancia dei cittadini, di fare leva sui sentimenti e gli istinti primordiali. Quelli della conservazione della specie, della protezione della famiglia e della “roba”.

Proteste anti immigratiInterviste a gente pressoché disperata, inviperita nei confronti di “quelli” che arrivano numerosi. Che si impadroniscono di interi quartieri dove gronda il malaffare e la sicurezza è un ricordo lontano. Dove vige la regola del più forte, del più cattivo, del più delinquente. E via con la sequela di furti, stupri, violenze di ogni genere. Case abusivamente occupate, e pretese, arroganza, rifiuto di cibo non gradito, telefonini, e poi il lavoro rubato ai “nostri” disoccupati, e così via.

Siamo invasi e senza difesa. Non c’è più spazio, non ci sono posti e strutture per accoglierli, l’Italia è allo sfinimento.

Questo, e forse più, il quadro quotidiano della questione immigrazione in scena su tutti i palcoscenici d’agosto 2015. O, meglio, questo è ciò che viene percepito dall’opinione pubblica. Ma che, spesso, non corrisponde alla realtà. A quella verità che proprio chi ha responsabilità pubbliche, e il sistema dell’informazione per primo, ha il dovere di rispettare. Un teatro vergognoso, un terreno di scontro e speculazione politica. Di propaganda, di merce di scambio per un qualche beneficio elettorale.

Papa e ragazzi neriQui si innestano le ferme e inequivocabili dichiarazioni di papa Francesco sui migranti che fuggono in cerca di qualcosa di meglio: “Respingerli in mare è atto di guerra“. “Perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca vita, una famiglia, che cerca di essere custodita”. E sulla convivenza tra culture e popoli diversi: “quando identità diverse vivono insieme, sempre ci saranno i conflitti, ma soltanto col rispetto dell’identità dell’altro si risolve il conflitto“.

Mons. Nunzio GalantinoE poi le parole di Monsignor Nunzio Galantino, il Segretario della CEI, la Conferenza Episcopale Italiana che parlando sulla problematica generale dell’emigrazione ha usato parole di fuoco nei confronti di qualche politico italiano. “Io penso che noi come italiani dovremmo un poco di più imparare a distinguere il percepito dal reale. Cosa intendo dire. Noi sentiamo parlare di insopportabilità del numero di accoglienti o di richiedenti asilo da noi. Questo è un atteggiamento che viene in questi giorni purtroppo alimentato da questi quattro piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti di raccattare voti dicono cose straordinariamente insulse.

Capisco, lo so, lo so che l’accoglienza è faticosa. Lo so che è difficile aprire le proprie case e il proprio cuore, aprire le proprie realtà all’accoglienza. La Giordania, per esempio, ha circa 6 milioni di abitanti e li ci sono 2 milioni e mezzo di profughi che vengono accolti. Ecco allora, io penso che quello che distingue la Giordania, il Kurdistan iracheno e altre zone che stanno accogliendo i profughi, quello che distingue loro da noi dall’Italia è non perché loro hanno più mezzi ma perché probabilmente vogliono mettere vita con vita con queste persone, è soprattutto questa attenzione che da noi ahimè manca”.

E, in ultimo, Domenico Mogavero, il vescovo di Mazara del Vallo, la città dove la cospicua presenza di immigrati, in gran parte tunisini, è storicamente una questione risolta. Spiega che bisogna mettere «sul tavolo il problema, perché se uno pensa di fermare una mareggiata con un muro poi ne pagherà le conseguenze». «A colpi di slogan non si va da nessuna parte. Ero straniero e mi avete accolto». Le parole di monsignor Galantino non sono altro che un discorso evangelico.

Questa premessa, forse lunga ma doverosa, per dare conto delle polemiche al calor bianco tra autorevoli rappresentanti della chiesa, leader e forze politiche di governo e di opposizione.

Salavataggio migrantiMa la questione resta sempre apertissima. Particolarmente sentita e oltremodo percepita dall’opinione pubblica proprio per le motivazioni di cui parlavo prima.

E non si tratta di sminuire un problema consistente come l’arrivo, l’accoglienza e la permanenza di profughi, di migranti, di presenze diverse che fanno parte ormai della nostra società. Ne abbiamo parlato altre volte e, spero, di avere chiarito la mia personale posizione in merito.

bambini-immigratiAccoglienza, solidarietà, integrazione. Tre parole fondamentali per affrontare con uno spirito nuovo una realtà con la quale convivere. Partendo dal presupposto, intanto, di italianizzare presto e subito tutti quelli che da anni vivono e lavorano nelle nostre aziende, nei nostri campi, nelle nostre case.

Dando corso con immediatezza alla soluzione della questione “cittadinanza”. Non mi stancherò mai di dirlo perché ne sono perfettamente convinto. Su questo blog è una costante, quasi una battaglia che ci siamo intestati. (Cliccando sui link seguenti troverete alcuni articoli: 1, 2, 3, 4, 5, 6). Attivando ogni iniziativa perché questi nostri fratelli, moltissimi dei quali con il loro lavoro contribuiscono allo sviluppo e al mantenimento del sistema economico e previdenziale del nostro Paese, possano diventare e sentirsi italiani.

E, chi di dovere, provi a fare chiarezza, a ristabilire la verità. A rendere leggibili i dati sulla reale presenza straniera, sui lavoratori regolari, sui bambini senza cittadinanza. Insomma, credo ci sia bisogno di un’operazione verità su vasta scala. E non si tratta di prendere le difese di qualcuno o di attaccare qualcun altro. Non serve, non è utile a nessuno continuare a fomentare odio e preoccupazione. Non è questa la strada.

E se la vicina e cattolicissima Spagna, la lontana opulenta e “civilissima” Australia si comportano in maniera diversa. Se sono ben organizzati a bloccare gli arrivi dei migranti, o a velocemente rispedirli nelle loro terre, ma “chissenefrega”! Che esempio sarebbe. Di quale Vangelo parliamo!

2 Salvini su GalantinoEcco, per concludere, credo che i ritardi e le mancanze siano ascrivibili a tutti. Le cose da fare sono tante e complicate. Ci vuole, quindi, maggiore armonia, più consapevolezza, meno speculazione. E la Lega, la Destra, e anche Forza Italia la smettessero. Basta, non se ne può più. Non può essere questo il centro del loro progetto politico. E il Governo, anche per l’errore di avere abolito il Ministero dell’Integrazione, quello guidato prima da Andrea Riccardi e poi da Cécile Kyenge, e il partito egemone hanno le loro responsabilità, per forza di cose. Propongano una conferenza nazionale aperta, coinvolgano le forze sociali, le organizzazioni cattoliche e non, e le forze politiche tutte per un progetto complessivo e definitivo sulla questione.

Di Maio Fico deputati M5SAi Grillini un appello. Si chiariscano le idee. E poi parlino al Paese e facciano capire bene qual è la loro posizione. Quella vera. E qual è il discrimine tra loro Salvini, la Lega e la Destra più estrema.

E se scrivo questo vuol dire che la cosa non mi è perfettamente chiara. Il loro impegno, la partecipazione, il coinvolgimento dei cittadini, l’onestà, le iniziative encomiabili come la Politica senza finanziamento pubblico e l’investimento dei loro risparmi per il “Microcredito” o per la famosa Trazzera di Caltavuturo, non bastano. A me non bastano.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.