di Mafalda Conti 12 aprile 2015
Matteo Renzi e Matteo Salvini, i due politici che riscuotono i maggiori consensi dei sondaggi parlano sempre di lavoro, ma in realtà non hanno mai lavorato in vita loro. Non solo, nessuno di fatto li assumerebbe per nessuna ragione al mondo e neanche con gli 8.000 euro l’anno regalati con il jobs act.
Provate ad immaginare un lavoro per i due Matteo: lavorassero in banca, nessuno rischierebbe di lasciare i propri risparmi nelle loro mani. E pensate a quale folle affiderebbe loro la propria caldaia, o l’impianto di elettricità, o peggio chi chiamerebbe un idraulico di tale cifra: rischierebbe di morire di sete o di trovarsi il water pieno di m. Ma anche un lavoro di concetto sarebbe non praticabile: quale folle potrebbe lasciare a Matteo 1 o 2 la propria contabilità, una causa o un magazzino da custodire. Peggio se si dedicassero all’agricoltura: neanche con 50 ettari di grano sarebbero capaci di produrre un panino e nella vigna le volpicine rovinerebbero tutto il raccolto. Nell’edilizia, dall’aiuto muratore all’ingegnere si rischierebbe di far crollare ponti e case dalle fondamenta, e nella scuola nessuna madre lascerebbe il proprio figlio o figlia nelle loro mani. Non potrebbero fare neanche la guida nel deserto perchè nessun folle avrebbe l’ardire di affrontare un cammino difflicile con persone tanto superficiali e nessuno accetterebbe di fare il generale se nell’esercito ci fossero soldati di tale stazza: rischierebbero il fuoco amico.
I mass media dicono che sono portentosi nella comunicazione, ma se facessero i comici non riderebbero neanche i polli. No, diciamolo chiaramente l’unico mestiere che si addice a Matteo Renzi e a Matteo Salvini è quello del ciarlatano.