10 motivi per abbandonare l’austerity

per Gabriella

 da memmt.info  di Dario De Angelis

Premessa: le politiche di austerità consistono in un innalzamento delle tasse e in una diminuzione dei servizi offerti dallo Stato. Questa è la cura individuata dalla Troika (Commissione Europea, Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea) per risolvere l’attuale crisi economica.

Le politiche di austerità devono essere abbandonate perché:

1 – garantiscono l’aumento della disoccupazione. La Troika perpetua un crimine contro l’umanità poiché parliamo di esseri umani che perdono l’autostima e vivono nell’ansia; se hanno un lavoro sono costretti ad accettare paghe più basse, mobbing e condizioni disagevoli. In Italia la disoccupazione giovanile è al 38,4% e in Grecia al 64,2%. È inaccettabile!

2 – trilioni di euro in termini di produzione e redditi persi per sempre. Beni e servizi che potrebbero essere realizzati per migliorare le nostre condizioni di vita non vengono offerti sul mercato

3 – le politiche di austerità fanno chiudere negozi e aziende. Le vendite si basano sulla domanda, se vengono aumentate le tasse la domanda deve per forza diminuire. Questo ti costringe a cessare l’attività. Sappi che i sacrifici che ci chiedono sono imposti esclusivamente per sadismo, non esiste possibilità alcuna che dalla crisi economica si esca aumentando le tasse

4 – peggiorano le condizione delle infrastrutture di un Paese. Far quadrare i conti oggi, significa, diminuire la spesa per la manutenzione. Strade con asfalto rovinato, no internet veloce, meno binari, acquedotti colabrodo, ecc.ecc. La mancata comprensione dell’attuale sistema monetario ci costringe a vivere al di sotto delle nostre possibilità

5 – mantengono i servizi pubblici in una situazione di carenza istituzionalizzata; ciò instilla nella mente del consumatore poco informato che “privato è meglio”. Si favorisce la strategia del “captive demand” (domanda prigioniera) da parte di soggetti privati che hanno ampia disponibilità di denaro (vedi l’assalto all’acqua, alle ferrovie, alla telefonia, al trasporto pubblico, alle utilities, ecc.ecc.)

6 – provocano la svendita delle aziende italiane che finiscono in mano straniera, non perché i prodotti che realizzano siano scadenti, ma per difficoltà finanziarie, legate all’eccessiva tassazione unita alla mancata concessione del credito bancario. È una situazione indotta. Un governo con una strategia industriale nazionale seria non lo permetterebbe mai

7 – rendono la tassazione ammazza aziende-ammazza occupazione quando invece lo scopo più alto dell’imposizione fiscale sarebbe quello di incentivare o disincentivare determinati settori/comportamenti (esempio: risolvere i fallimenti del mercato a favore dell’ambiente)

8 – le politiche di austerità si basano sullo studio di due accademici di Harvard, Carmen Reinhart e Ken Rogoff, studio rivelatosi contenente omissioni, dati falsi e errori grossolani. La Commissione Europea, ciò nonostante, continua a sostenere che alti livelli di debito pubblico danneggiano la crescita. È falso. La perdita di sovranità monetaria danneggia la crescita!

9 – essa esiste affinché tu abbia paura, sia col fiatone, sempre, cosicché non ti puoi interessare in alcun modo alla vita democratica di un Paese. Devi sentirti alla frutta. Fu deciso che dovevamo soffrire, l’austerità è il come

10 – perché l’austerità uccide, ci rende cattivi, arrabbiati, aggressivi. L’austerità e l’euro distruggono la pace sociale.

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