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Come tutte le festività cristiane, anche il Natale trae origini da festività pagane. La religione, per avere seguito nel popolo li trasformò in ricorrenze cristiane, e fece risalire a queste date nascite, morte e episodi della vita di Gesù, falsificando persino la storia stessa di quella vita.
Le origini pagane attestano che la data del 25 dicembre va ricondotta alla festa del Natalis Solis Invicti, che i Romani erano soliti celebrare durante il periodo del solstizio d’inverno in onore del dio Mitra. Come, tra il 17 e il 24 dicembre, celebravano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell’agricoltura. Questi festeggiamenti prevedevano lo scambio di doni e l’allestimento di banchetti. Ma, volendo considerare altre teorie, bisogna ricordare che il 25 dicembre è anche la data in cui, in Egitto, veniva festeggiata la nascita di Osiride e di suo figlio Oro, oppure, in Babilonia, il dio Tammuz, figlio della dea Istar. Proprio la dea babilonese, infatti, è rappresentata con il bimbo in braccio e un’aureola a 12 stelle.
Tra il 17 e il 24 Dicembre cade il Solsizio d’Inverno il giorno più corto dell’anno. Da quel giorno in poi le giornate di sole saranno sempre più lunghe Da qui la tradizione della rinascita del Sole e la vittoria della luce sul buio della notte.
E la cometa che la religione narra indicasse la capanna di Betlemme altro non è che nel buio prolungato si affaccia la cometa 2I/Borisov, scoperta il 30 agosto scorso dall’astrofilo ucraino Hennadij Borisov.
Anche per le festività il popolo è stato ingannato e gli hanno raccontato favole, per sottometterlo al volere e agli ideologismi del potere.